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Prestiti senza busta paga: tassi e modalità di erogazione

AdnKronos

(Roma, 25 ottobre 2018) - Roma, 25 ottobre 2018 - Solitamente quando bisogna richiedere un finanziamento si presenta come garanzia la propria busta paga, sia quando ci si rivolge a una banca che a una finanziaria. Allo stesso tempo non tutti ricevono uno stipendio fisso, ovvero sono lavoratori dipendenti, perciò in questi casi è necessario richiedere un prestito senza busta paga. Ciò non vuol dire che si possa ottenere liquidità senza alcuna garanzia, infatti esistono metodi alternativi per riuscire comunque ad attivare un credito. Secondo gli esperti del settore finanziamenti di finanzamia.com, autori della guida ai prestiti senza busta paga, l’opzione migliore è trovare una garanzia reddituale o patrimoniale abbastanza solida, tuttavia in alcune situazioni specifiche è possibile ottenere un prestito senza busta paga e senza garanzie in maniera più semplice. Prestiti senza busta paga con garante La prima soluzione che risponde all’assenza della busta paga consiste nel trovare un garante, una persona qualificata per le banche e le finanziarie che si impegni come responsabile economico del debito. Si tratta di una formula piuttosto comune, soprattutto tra i giovani che spesso svolgono lavori occasionali, oppure non hanno un lavoro regolarmente registrato. In questo caso l’ottenimento del prestito dipende dalla solidità reddituale del garante, perciò quanto più la sua busta paga e l’anzianità di servizio saranno alte, maggiore sarà l’importo richiedibile. Allo stesso tempo è importante che il garante non abbia altri finanziamenti attivi in quel momento, come mutui ipotecari e prestiti personali, oltre ovviamente a segnalazioni ai Crif come cattivo pagatore. Le banche tendono a non concedere prestiti con rate mensili che incidono per oltre il 40% sul proprio reddito, quindi è fondamentale che il garante abbia una soglia sufficientemente ampia per offrire la sua responsabilità finanziaria. Per richiedere questi prestiti è necessario presentare i propri documenti, carta d’identità e codice fiscale e quelli del garante, al quale è richiesta anche una copia dell’ultima busta paga. Prestiti con Modello Unico Una categoria di persone che devono richiedere prestiti senza busta paga sono i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, ovvero chiunque non sia un dipendente pubblico o privato ma lavori con la partita IVA. In questo caso non serve la presenza di un garante, tuttavia è necessario avere un reddito da lavoro autonomo adeguato alla richiesta monetaria. I liberi professionisti possono presentare il Modello Unico e richiedere un prestito senza grosse difficoltà, tuttavia spesso viene richiesto uno storico degli ultimi 2 o 3 anni. Le banche prima di concedere finanziamenti ai lavoratori autonomi hanno bisogno di controllarne la solidità finanziaria e reddituale, soprattutto se si tratta di prestiti a medio e lungo termine. Anche in questo caso perciò è importante avere dei requisiti precisi, tra cui un reddito abbastanza alto per rimborsare il prestito agevolmente, entrate fisse e stabili negli ultimi mesi o ancora meglio anni, un’anzianità lavorativa di almeno due o tre anni e nessuna segnalazione come cattivo pagatore o situazioni di protesti o pignoramenti. Prestiti ipotecari Qualora non si possedesse nessuna forma di reddito fisso esiste una valida alternativa, rappresentata dalla proprietà immobiliare. Avere un’abitazione significa gestire un patrimonio, anche se non viene investito e non si ricava un reddito da tale possedimento. Per le banche è comunque una garanzia che in qualche modo il debito è protetto e facilmente recuperabile. Ovviamente non è possibile richiedere un prestito ipotecario di appena 2.000 euro, nessun istituto di credito accorderà mai tale soluzione. Al contrario si possono ottenere cifre di media entità, offrendo la propria casa come garanzia sul prestito. Un’altra opzione è il prestito ipotecario vitalizio, una formula piuttosto controversa che permette alle persone con più di 65 anni di ottenere liquidità senza dover ripagare il debito. In questi casi infatti si riceve una somma che può andare fino al 60 o 70% del valore dell’immobile, scegliendo se rimborsare il prestito in piccole rate oppure lasciare questa opzione ai propri eredi. Dopo la morte, infatti, i parenti potranno vendere la casa e rimborsare il debito alla banca, oppure farsi carico del finanziamento e rimanere in possesso dell’abitazione. Prestiti cambializzati senza busta paga Oltre alla busta paga alcune finanziarie permettono di accedere al credito attraverso l’impiego delle cambiali, dei titoli esecutivi che possono essere concessi anche senza garanzie reddituali. Si tratta di una forma che presenta alcuni rischi, in quanto in caso di mancati pagamenti delle cambiali verranno immediatamente avviate le procedure di pignoramento dei propri beni. Per questo motivo è consigliabile evitare se possibile questo tipo di prestito senza busta paga, a meno che non sia l’unica soluzione disponibile. Per evitare situazioni spiacevoli bisogna rivolgersi soltanto a società serie e radicate sul territorio, valutare attentamente l’importo da richiedere e rimborsare tutte le cambiali entro i termini di scadenza. Prestiti d’onore Gli studenti sono una delle categorie più deboli a livello finanziario, ma allo stesso tempo hanno bisogno di liquidità per seguire i corsi di studi, pagare le spese scolastiche e mantenersi durante gli anni dell’università. Diverse banche offrono quindi prestiti d’onore, finanziamenti senza busta paga che non richiedono alcuna garanzia. La forma è quella della linea di credito, rimborsabile attraverso un prestito personale una volta terminato il ciclo di studi. Quasi sempre è necessaria l’intermediazione dell’università, che deve segnalare gli studenti meritevoli su cui è possibile investire, tuttavia alcuni istituti offrono prestiti d’onore con maggiore elasticità, specialmente per corsi di formazione di alto livello come master e dottorati. Micro prestiti senza busta paga In alcuni casi è possibile ridurre l’importo del finanziamento per riuscire a ottenere un prestito senza garanzie. I micro prestiti sono facile da ottenere, soprattutto per cifre al di sotto dei 2.000 euro, inoltre se richiesti ad esempio nella stessa banca dove si ha da anni un conto corrente si hanno maggiori chance di successo. Gli importi ridotti non rappresentano un grande rischio per gli istituti di credito, in più è possibile rivolgersi anche a società che lavorano prettamente online. La maggior parte dei micro prestiti viene richiesto infatti come prestiti tra privati, attraverso piattaforme che fanno da tramite fra investitori privati e persone che hanno bisogno di liquidità. Carte di credito revolving Un’ultima opzione per ottenere un prestito senza busta paga è la carta di credito revolving, che permette di avere a disposizione una linea di credito fissa mensile, per rimborsare i propri acquisti a rate, ovviamente pagando un tasso d’interesse sull’importo speso. Questa soluzione è decisamente costosa, poiché gli interessi possono arrivare oltre il 20%, ma rimane spesso una via di facile accesso al credito a causa del forte guadagno che comporta per chi concede le carte revolving. Anche in questo caso è importante valutare la reale urgenza di questo strumento, soprattutto nel caso fosse possibile ricorrere a opzioni di credito meno costose. In conclusione… Nonostante la busta paga sia la garanzia preferita dalle banche e dalle finanziarie, è possibile riuscire a ottenere un prestito senza garanzie attraverso una delle soluzioni appena illustrate. Allo stesso tempo è consigliabile evitare strumenti di credito eccessivamente rischiosi, oppure con costi di rimborso elevati, a meno che non si tratti dell’unica soluzione possibile per far fronte a una situazione di immediata urgenza. Per maggiori informazioni: Sito web: https://www.finanzamia.com/ Prestiti senza busta paga: https://www.finanzamia.com/prestiti-senza-busta-paga/ Comunicato a cura di: Img Solutions srl