Veleni elettorali
Travaglio insulta Calenda: "Non fa capoluogo...", come gli dà dell'obeso
“Quando il suo stomaco avrà finalmente smaltito i cigni del famoso laghetto, si scoprirà che Calenda non fa capoluogo: è solo lento a digerire”. Inizia così l’editoriale sul Fatto Quotidiano che Marco Travaglio dedica a Carlo Calenda per dire la sua su cosa accadrà il 25 settembre. Il sunto è che “da mesi il Pd lavorava sottobanco per cancellare Conte spaccando il M5S, così come aveva fatto nel 2013 con FI dopo l'uscita di B., salvando il governo Letta grazie ai Di Maio dell'epoca: Alfano e gli altri poltronisti di Ncd, ora estinti”.
“Lo stesso”, continua Travaglio sul Fatto, “aveva fatto B. nel '95, dopo che Bossi gli aveva rovesciato il governo, comprandosi i maroniani per uccidere il Senatur e creare una "vera Lega" al suo servizio. Nel 1996 si votò e Bossi corse da solo "contro Roma Polo e Roma Ulivo". Dato per morto da tutti, sfondò per la prima volta quota 10% (cioè il 30% al Nord: nel resto d'Italia la Lega non esisteva)”. “Oggi vi ricorda qualcuno?”, conclude l’editoriale Travaglio.