La nemesi

Matteo Salvini, tre anni dopo il riscatto del Papeete: cosa sta per accadere

Giancarlo Mazzuca

Dopo il "Papeete-1", ecco il "Papeete-2". Dalle spiagge della Romagna, Matteo Salvini non perderà l'occasione, domenica prossima, per confermare quanto ha già detto dopo l'ultimatum della Meloni: nel centrodestra sarà il partito che otterrà più voti ad indicare, in caso di vittoria elettorale, il futuro premier. Al "Papeete" di Milano Marittima, non hai il tempo di rilassarti un po', in queste torride giornate di fine luglio, che ti sembra di rivivere in pieno il clima di quella famosa estate del 2019 quando il leader leghista ruppe l'alleanza gialloverde mettendo fine al primo governo Conte. I riflettori del centro balneare sono già puntati sul nuovo sbarco di Matteo atteso da queste parti proprio per la fine della settimana: il suo intervento è previsto la sera di domenica prossima durante il tradizionale meeting della Lega.

 

 

Non hai il tempo di gustare il classico piatto di cappelletti al ragù o di cimentarti in una partita di "marafone" (il gioco a carte romagnolo doc) che il discorso finisce per battere sul solito tasto: cosa dirà il leader leghista in vista del 25 settembre? Quali saranno le sue mosse sotto l'ombrellone? Questa volta Salvini non annuncerà nuove traumatiche rotture anche perché queste sono già avvenute pochi giorni fa - ma ribadirà quanto già detto: alle prossime elezioni, il centrodestra cercherà di restare unito in modo da poter essere in grado di sobbarcarsi la pesante eredità di Draghi. Sarà proprio così?

 

 

Al "Papeete" sono convinti che il "numero uno" del Carroccio lancerà da questi lidi ponti d'oro alla Meloni e a Berlusconi. Questa volta, insomma, non ci sarà lo stesso clima del 2019 quando Matteo ruppe con gli alleati di allora. Anche perché la situazione è, nel frattempo, completamente mutata. Tre anni fa non c'era ancora stato il Covid, l'economia poteva viaggiare a gonfie vele, così come la pace nel mondo, e tutto sembrava davvero sotto controllo. Quest' estate, invece, non è cambiata solo la musica che si suona al "Papeete" perché tutti gli scenari sono molto diversi rispetto a quelli di tre anni fa. Ecco perché in tanti (e non solo i "salviniani") sono convinti dell'assoluta necessità di rassicurare subito gli italiani anche in tempo di vacanze. Molti dei suoi vicini di ombrellone sono convinti che Matteo sbagliò la mossa nel 2019 ma che, questa volta, si potrà rifare perché la santa alleanza ci sarà davvero e spiccherà il volo proprio dal "Papeete". Vedremo.