Non solo guerre

Vittorio Feltri: "Perché siamo inferiori alla Svizzera", schiaffo a Italia e Occidente

Qualcuno ha fatto circolare la voce che nelle mie vene scorra qualche goccia di sangue svizzero. Non ho indagato, tuttavia, se questa fosse la verità, non avrei nulla di cui vergognarmi. Senza dubbio mia madre disponeva di una mentalità rigida, tale da far sospettare che fosse più elvetica che orobica. Sia come sia, personalmente nutro molta stima già per chi è nato in Canton Ticino, come per ogni suo connazionale.

 

A parte il rigore, gli svizzeri hanno una grande virtù: sono abituati da sempre ad occuparsi esclusivamente dei fatti loro. Quando devono risolvere un problema, anche semplicemente amministrativo, organizzano un bel referendum e - senza litigare - chi vince impone la propria volontà. Le città sono ordinate, pulite e molto raramente si verificano fatti di sangue. La gente, esempio di alto civismo, vive serenamente, rispettosa delle leggi, direi delle regole anche urbane. Dal canto nostro, noi italiani non riusciamo a imitarla a causa di un innato senso di indisciplina, cosicché la differenza del livello di civiltà fra i due Paesi appare incolmabile.

 

Ma fin qui, pazienza, possiamo digerire la nostra inferiorità. Dove invece dobbiamo arrenderci è in campo bellico. La Svizzera, zona franca, non confligge mai con nessuno, pensa solamente a se stessa avendo un elevato senso dell'onore. Da secoli non incrocia le armi con alcuno e campa in santa pace. Pure in questo periodo in cui infuriano le battaglie tra Russia e Ucraina i nostri vicini di casa tengono le mani in tasca e si guardano dal menarle, perché non hanno nemici di alcun tipo. Un popolo così elegante nei sentimenti andrebbe applaudito e ammirato e altresì preso a modello, se non altro poiché tutta l'Europa si sta infiammando e nella lotta ci siamo tuffati stupidamente anche noi, pagandone le conseguenze.