L'editoriale

Le priorità dell'Europa, Vittorio Feltri: "Insetti a tavola? Fot***evi"

Vittorio Feltri

La sessione plenaria della Conferenza dei cittadini Ue ho posto l'accento sulle priorità a cui l'Unione del futuro dovrà badare con attenzione e impegno. Come quasi tutto ciò che avviene in Europa, anche il presente lavoro - si fa per dire - comunitario è destinato alla pattumiera. Sono abbastanza stupidi i soloni continentali da raccomandare la libera immigrazione, il gender fluid e da ultimo il consumo degli insetti a tavola, quasi fossero delle prelibatezze. Quest'ultima idea riesce a essere la più cretina. Io non ho nulla contro gli scarafaggi, i ragni e altri piccoli esseri viventi, però solo l'ipotesi di averli nel piatto al posto degli spaghetti mi viene da vomitare. Ma il mio voltastomaco aumenta a dismisura se penso che l'invito a nutrirsi di insetti più o meno disgustosi pure nell'aspetto viene dall'Europa che si dà arie e che pensa d'insegnarci a perfino a tavola. 

 


Provo orrore soltanto a scrivere di tale porcheria, figuriamoci se oso farla rientrare nel mio menu. Poi ce la prendiamo con i sovranisti che vogliono comandare in casa propria secondo tradizione. Noi italiani saremo per certi versi stupidi, specialmente in alcuni campi, ma a pranzo e a cena nessuno può criticarci, perché mangiamo meglio di tutti. Impossibile che qualche scemo nordico possa insegnarci a sostituire le orecchiette alle cime di rapa con quattro vermiciattoli ributtanti. In particolare il nostro Sud è specialista in cucina e ha insegnato un mezzo mondo a gustare ottime pietanze. Come si fa a pensare che a Napoli in un qualsiasi ristorante ti servono delle cimici fritte? Ma anche a Milano, dove siamo un po' più rustici, mai nessuno rinuncerà al risotto al salto per un brodino di zecche. Non pretendo che i fessacchiotti europei che pensano altresì al gender fluid come qualcosa di salutare, capiscano il senso di questo articolo, però prima di consigliarci una fondina di scarafaggi vadano a farsi fo**re.