Fra Covid e Ucraina
Vladimir Putin, quando spiava sotto al naso di Giuseppe Conte: in che mani eravamo?
Non so se l'abbia detta proprio così, ma siccome gliela attribuisce il Fatto Quotidiano c'è da fidarsi. A proposito dei convogli militari russi liberi di scorrazzare in Italia durante la pandemia, Giuseppe Conte, allora presidente del Consiglio, ha dichiarato che si trattava di una «Missione esclusivamente sanitaria, lo conferma la nostra intelligence». Era proprio «loro», l'intelligence: anzi, più esattamente, «sua». Fummo in pochi, al tempo, a denunciare lo scandalo del presidente del Consiglio che pretendeva di mantenere i Servizi sotto la sua grinfia personale andando in tv a spiegare che altrimenti il Paese sarebbe stato a rischio. E fummo ancora meno numerosi a denunciare che quel mestapopolo non aveva tuttavia fatto tutto da solo, perché il potere sui Servizi fu appaltato a Giuseppe Conte per concessione della sinistra collaborazionista al tempo della spartizione anti-elettorale del 2019.
Il tuo browser non supporta il tag iframe
Quello spettacolo osceno, degno delle retoriche sicuritarie del socialismo asiatico o di qualche junta novecentesca, era guardato qui da noi come se si trattasse di una bizzarria un po' naïf dopotutto innocua, l'ennesima disinvoltura di un avventizio al quale non si è ancora spiegato che l'ordinamento repubblicano è una cosa decisamente diversa rispetto a un fondaco da imbottire di amici e famigli. Ora si comincia a capire che le pretese avocatorie dei 5Stelle sui Servizi avrebbero avuto qualcosa a che fare con i convogli di militari russi sul suolo italiano al tempo dell'abolizione della povertà e del Paese tenuto in sicurezza dai Dpcm e dai verbali secretati.
Leggi anche: Zelensky, Maria Giovanna Maglie: "Perché ha vinto la guerra", Vladimir Putin condannato a morte?
E bisognerà allargare le braccia di fronte al destino imprevedibile se i russi che venivano qui a "portare aiuto", dando un'occhiata ai nostri laboratori scientifici e ai nostri database, rispondevano al comando degli stessi che ora stanno aiutando gli ucraini a denazificarsi. Ma tranquilli: c'era Giuseppe Conte a tenerli d'occhio. Lui e la sua intelligence.
Leggi anche: Russia, "in 30 secondi addio Varsavia". La minaccia in diretta tv di Vladimir Solovyov: "Morte ai nemici"