L'analisi
Otto e mezzo, Alessandro Sallusti: "Hitler come Putin? Ci sono analogie inquietanti..."
"Putin come Hitler?". Alessandro Sallusti, in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 25 febbraio, conferma il paragone: "Ci sono analogie, dei corsi e ricorsi storici, inquietanti... Nel 1938 Hitler invase la Cecoslovacchia con la scusa che ci fosse una minoranza tedesca vessata e l’Europa stette a guardare. Come quella era una scusa per Hitler così le minoranze russe lo sono per Putin", sottolinea il direttore di Libero.
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Che osserva: "La domanda è se questo è il primo passo per ricostituire l'Unione Sovietica, per ricostituire un impero". "Se Vladimir Putin fosse il nuovo Hitler", aggiunge Gad Lerner, anche lui in collegamento, "e noi abbiamo sentito indicare tanti nuovi Hitler negli ultimi 20 anni, ci sarebbe solo una cosa da fare e ce lo dice la storia: armare una guerra militare contro la Russia".
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"Questa è la seconda grande sconfitta dell'Occidente in pochi mesi dopo la fuga ingloriosa da Kabul", conclude dunque Gad Lerner. "Per me non è Hitler, è uno che vuole sviluppare una sua sfera d'influenza e avere la certezza che ai suoi confini non ci siano missili della Nato puntati contro di lui".