Fiori d'arancio

Marta Fascina e Silvio Berlusconi forse sposi? Vittorio Feltri: perché non invidio il Cav, ma lo applaudo

Vittorio Feltri

Nella mia attività di cronista non mi sono mai occupato di gossip perché sono disinteressato al genere, non lo trovo appassionante. E oggi, di fronte alla notizia bomba, mi tocca affrontare il tema: il possibile matrimonio di Silvio Berlusconi con la sua attuale fidanzata ("compagna" non mi va, evoca il comunismo che mi è sempre stato indigesto) cioè Marta Fascina, una donna che essendo affascinante dà senso compiuto al proprio cognome. Inutile sottolineare che le nozze dell'ex premier fanno scalpore, intanto perché saranno le terze della sua lunga vita, inoltre l'uomo si avvia a compiere 86 anni, un'età in cui di norma si hanno pensieri cupi e non rosei, e si esclude il matrimonio per ragioni fisiologiche. Mi rendo conto che parecchi lettori saranno basiti davanti all'idea che il Cavaliere abbia ancora voglia di infilarsi in un lettone con una giovin signora, per quanto bionda e assai avvenente.

 

 

A costoro però mi corre l'obbligo di ricordare che l'amore è eterno finché dura. Non solo. I sentimenti che si provano quando si è adolescenti, e si prende una cotta per la compagna di classe, sono identici e egualmente intensi rispetto a quando si è diventati vecchi. Il cuore, infarti a parte, è un organo che palpita dal giorno in cui apriamo gli occhi, dopo la sosta nel grembo materno, a quello in cui li chiudiamo per sempre. Chi si dovesse scandalizzare perché Silvio pensa di terminare la propria esistenza accanto a una nuova fiamma, si darebbe la patente di stupido. Berlusconi tra l'altro non va neppure irriso perché desidera abbracciare la femmina che adora, è un suo diritto comportarsi nel modo che gli garba.

 

 

Egli lavora come un matto da oltre 60 anni, ha creato un impero, non ha sbagliato un colpo: è stato un grande costruttore, ha inaugurato una serie di emittenti televisive che hanno superato la Rai quando nessuno immaginava che ciò potesse succedere, ha aperto e lanciato una banca potente, ha comprato una squadra di calcio, il Milan, facendole vincere l'anima "di chi ti è morto", è sceso in politica e in venti giorni ha vinto le elezioni. Nessuno è autorizzato a insegnargli a stare al mondo. Ed è giusto concedergli di fare quel che vuole, anche di dire "sì" alla terza moglie. Questa sua decisione va catalogata alla voce "ca**i suoi". Scagli il primo sassolino chi non ha desiderato campare vicino a una bella femmina. Bravo Silvio, fai bene a essere te stesso fino al tuo ultimo giorno che mi auguro lontano. Immagino che i tuoi familiari borbottino perché le loro eredità potrebbero assottigliarsi per il fatto che una nuova consorte ha diritto, nel caso il capo se ne vada all'altro mondo, a una parte cospicua del patrimonio. Ti consiglio di non pensare a certe meschinità tipicamente umane. Fai quello che ti pare e piace senza badare all'avidità di figli e nipoti. La vita è tua, i soldi che hai guadagnato sono tuoi e nessuno ha la facoltà di rimproverarti. Io ti ammiro oggi quanto 30 anni fa, quando ti ho conosciuto e mi hai fatto diventare ricco. Non ti invidio, ma ti applaudo.