Vittorio Feltri, "sono meglio le signore". Perché il rosso Barbero si sbaglia di grosso
Noi italiani siamo avvezzi a montare delle polemiche insensate. L'ultima l'ha scatenata il professor Barbero, docente di storia tra i più rinomati, talmente rinomato che io manco lo conoscevo se non per sentito dire. Quest' uomo che mi ispira simpatia è stato aggredito per aver dichiarato in una intervista alla Stampa di Torino che le donne sono strutturalmente diverse dagli uomini. Egli in pratica ha scoperto l'acqua calda e per questa banalità è finito nel cerchio infernale degli antifemministi. Che le femmine siano diverse dai maschi in realtà si vede a occhio nudo. Molte delle prime infatti sono belle mentre la maggioranza dei secondi è inguardabile, non ha gusto perfino nell'abbigliamento. Indossa preferibilmente degli stracci e ha le stesse movenze dei gorilla. In pratica fa schifo ed è per questo che non comprendo, anche se non condanno, le preferenze degli omosessuali, un tempo definiti pederasti, termine oggi in disuso.
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La diversità tra lui e lei, tengo a precisare, è strutturale per davvero, tanto è vero che i corpi degli uni e delle altre non sono neanche somiglianti. In effetti i primi tra le gambe hanno un ciondolo esteticamente ributtante, mentre le seconde hanno ben nascosta la passera, che attualmente le signore tendono a depilare, ma è solo una moda, nulla di naturale. A parte questo dettaglio occorre dire, in accordo con Barbero, che l'uomo contribuisce alla procreazione con qualche spruzzo di liquido, mentre la sua compagna si occupa della gestazione per nove mesi, una fatica tremenda. Mi pare chiaro che fra i due generi vi sia una diversità strutturale che non può sfuggire neanche ai non vedenti.
Fin qui diamo ragione al famoso storico, però dobbiamo aggiungere che, organi sessuali a parte, le donne hanno dimostrato da tempo di avere un cervello pari, e talvolta superiore, a quello maschile, compreso il mio. Ormai le università sono popolate maggiormente dalle ragazze, i ragazzi sono in minoranza. Lo stesso accade nelle classiche professioni: i medici indossano la gonna, così gli avvocati, senza contare gli ingegneri. Personalmente mi avvalgo di una cardiologa e di una gastroenterologa bravissime e, se spesso vinco delle cause in tribunale, lo devo a due fuoriclasse che di maschile hanno solo le meritate parcelle. Basta guardarsi in giro per capire che non solo le signore non hanno nulla da invidiare ai signori, e che molto spesso sono dotate di una abilità superiore.
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Il fenomeno si registra anche nel mondo del giornalismo, fino a trenta anni orsono dominio degli uomini. Le redattrici mediamente hanno studiato di più e meglio dei redattori e il loro rendimento qualitativo è invidiabile. Esse hanno una maggiore sensibilità, doti più elevate di scrittura. Sospetto che Barbero non conosca l'universo femminile e parli benché sprovvisto di esperienza in materia. Aggiungo soltanto che le mogli non si dedicano esclusivamente al lavoro, ma anche alla famiglia, ai figli, il che le può distrarre dalle occupazioni lavorative, ma di ciò la colpa è dei mariti che quando rientrano in casa, invece di collaborare alla gestione familiare, si abbattono sul divano per leggere la Gazzetta dello Sport. Forza