Ripresa
Vittorio Feltri, la fucilata contro gli analisti scettici: "Per loro siamo sempre in crisi..."
Caro Mazzuca, in parte puoi avere ragione. Gli economisti raramente ci azzeccano, sia quando sono pessimisti sia quando sono ottimisti. Se fossero bravi come pensano di essere sarebbero ricchi, mentre in maggioranza campano così così. Se la cavano. Quelli che hanno parlato a Cernobbio, secondo me, non sono sciocchi. In effetti le statistiche che hanno citato per dipingere di rosa il futuro italiano danno loro ragione. Io sono nato nel 1943, allorché il duce non era ancora caduto.
Dopo qualche anno ho cominciato a seguire il giornale radio e ad ascoltare i commenti di mio padre. Il panorama che veniva descritto dai notiziari ufficiali e familiari era plumbeo. L'Italia, sentendo certi discorsi, era sul punto di fallire. La faccio breve, da che ho l'uso della ragione sento ripetere da fonti anche autorevoli che il Paese è in procinto di crollare. Negli anni Sessanta c'era il problema della congiuntura che minacciava la stabilità, poi vennero gli scioperi, poi il terrorismo, poi l'inflazione. Adesso siamo in ballo col virus che strangola il lavoro e uccide il terziario. Però veniamo a sapere che durante l'estate che sta finendo i numeri ci confortano: l'economia gira, il settore manifatturiero galoppa, il Pil avanza.
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Non saranno tutti scemi coloro che forniscono dati rassicuranti. Tra l'altro ti segnalo che l'occupazione è in crescita, le possibilità di impiego abbondano ma scarseggiano non tanto i posti quanto gli individui in grado di ricoprirli. Ovvio che le persone le quali non sanno fare niente non trovino niente da fare. Il problema non è la povertà bensì i poveri cristi senza un mestiere che consenta loro di ricevere uno stipendio. Aggiungo che in Italia il risparmio privato, quello che risulta nelle banche, è il più alto d'Europa e cresce a dismisura ogni semestre. Certo, il convento è misero e pieno di debiti, però i frati sono ricchissimi. Allora, come la mettiamo? Continuiamo a frignare quanto nel dopoguerra oppure ci rendiamo conto che siamo col culo nel burro? Certo è che se lo Stato è al verde mentre i cittadini sono imbottiti di euro, significa che le istituzioni sono incapaci di amministrare mentre la gente si amministra benissimo, altrimenti anche essa sarebbe al verde.