Parola al direttore
Alessandro Sallusti: Meloni e Salvini leader, ma Berlusconi tiene assieme tutto. Ora parlare con una voce unica
I leader del Centrodestra sono sicuramente Giorgia Meloni e Matteo Salvini (seguo l'ordine alfabetico per via dell'ondivago testa a testa nei sondaggi) ma tocca al vecchio Silvio tenere assieme tutto e sminare il campo di una coalizione che si trova per due terzi al governo e per uno all'opposizione. Due giorni fa il riconoscimento al capo della Lega («sei un vero leader»), ieri un lungo incontro a Villa Certosa con la presidente di Fratelli d'Italia, irritata da tempo con gli alleati per presunti (alcuni reali) sgarbi su importanti nomine.
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Difficile dire se si tratti di una tregua di Ferragosto o dell'inizio di un nuovo percorso a tre, comune nella forma e nella sostanza. Propendo per la seconda ipotesi, in fondo a nessuno conviene rompere un cartello elettorale dato stabilmente vincente e gli elettori non capirebbero alleanze diverse, tipo la grande ammucchiata più o meno centrista, di cui si parla nei corridoi della politica, che tagli fuori la destra della Meloni. Ovvio che la partita dell'unità non può che avere al centro l'elezione di un nuovo presidente della Repubblica condiviso tra i tre soci.
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Da lì deriveranno altre scelte strategiche ben più importanti di una nomina Rai, tipo se considerare finita la legislatura il giorno dopo l'insediamento del successore di Mattarella e provare quindi a imboccare la vie delle elezioni anticipate ose tirare fino alla scadenza naturale del 2023. Di questo, non del destino del decreto Zan, si parla nelle stanze che contano. Obiettivo? Creare le condizioni per portare Berlusconi al Quirinale o, in subordine, un presidente che garantisca al Centrodestra quella agibilità politica che negli ultimi vent' anni è stata, per usare un eufemismo, a corrente alternata.
Se questo è l'obiettivo alto e nobile, converrebbe da subito smetterla con beghe di sottobosco e, sia pure nella differenza tra maggioranza e opposizione, usare un linguaggio sui temi piu sensibili che dia l'idea che un progetto di Centrodestra di governo futuro c'è. E vorremmo già da ora sapere, per dire, se questo prevede di andare in piazza con i no vax a urlare che il virus è una invenzione di Draghi e di medici al servizio delle multinazionali del farmaco, come qualcuno della coalizione oggi fa.