Cortocircuito
Omnibus, Pietro Senaldi e i pm: "Fanno inchieste alla cavolo, non sono mai responsabili e intanto ti rovinano la vita"
"Perché i pm non sono mai responsabili quando fanno inchieste a cavolo?". Pietro Senaldi, ospite di Gaia Tortora a Omnibus su La7 punta il dito sulle storture del sistema penale, in un cortocircuito con politica e società che avvelena il clima italiano. Il tema in discussione è quello della sindaca di Crema Stefania Bonaldi indagata perché un bambino, in una scuola materna, si è ferito a un dito a causa del maniglione di una porta anti-panico. Un caso-limite che ha fatto infuriare l'associazione dei primi cittadini.
"La responsabilità oggettiva è dei sindaci e dei giornalisti, i direttori sono responsabili per qualunque cosa, e molto spesso i giudici non dico con un certo piacere, ma con una certa noncuranza li indagano - accusa Senaldi, condirettore di Libero -. Questo è il punto: siamo tutti responsabili per i fatti altrui, ma il pm si trincera dietro l'obbligatorietà penale e dunque non è responsabile di nulla. Invece i pm dovrebbero essere responsabili quando fanno inchieste alla cavolo. Chi ti indaga, e ti guasta la vita e la carriera politica, purtroppo può farlo con qualsiasi leggerezza trincerandosi dietro l'obbligo da Costituzione. Questo è un istituto arrivato al cortocircuito, è il caso della sindaca di Crema, delle molte inchieste subite dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, e le stesse di noi giornalisti lo dimostrano chiaramente: chi ti indaga per bazzecole lo fa tutelato dalla legge e intanto tu sei assolto ma perdi tempo e soldi, è un peso psicologico pesantissimo e chi non lo prova non può nemmeno immaginarlo".
"Perché uno deve indagarti per una cosa del genere - conclude Senaldi sconcertato, commentando la vicenda della sindaca di Crema -. Un pm ha studiato, sarà in grado di giudicare in 5 minuti se questa vicenda merita un processo oppure no?",