Ricostruzioni

Isola dei Famosi, per Elisa Isoardi si mette malissimo? Il sospetto: dopo aver mollato Matteo Salvini...

Gianluca Veneziani

Il suo destino pare scritto nel nome. Elisa Isoardi, anagramma di Sarei di Isola. E all'Isola, dei famosi ma non troppo, la Isoardi ci è andata e per di più da guest star, cioè naufraga regina, una specie di Elisabetta Gregoraci in versione Cast Away. Solo che, a differenza del Grande Fratello Vip (che ha chiuso oltre il 25%), L'isola dei famosi fatica a ingranare: due giorni fa la terza puntata del reality show di Canale 5 si è fermata a un tiepido 19,8% di share con 3 milioni e 427mila spettatori, surclassato da Makari su RaiUno (al 26,5% e quasi il doppio degli spettatori), anche quello ambientato in un'isola, ma molto nostrana e, da Montalbano in poi, fonte di grandi soddisfazioni televisive. 

 

 

 

Format decotto

Il programma condotto da Ilary Blasi resta invece al palo, vuoi perché alla 15ª edizione il format appare ormai decotto, vuoi perché viene subito dopo un altro reality show infarcito di (pseudo)vip, come il Gf, senza averci lasciato il tempo di disintossicarci, vuoi perché - al tempo della quarantena e della reclusione - qui scatta meno nello spettatore l'effetto immedesimazione: era più facile sentirsi rappresentati da un personaggio famoso come noi chiuso in Casa che da uno che, tutto sommato, se la spassa su una spiaggia deserta. Ma soprattutto il grosso difetto è che, attorno alla Isoardi, c'è il nulla, il deserto appunto: un ripescato ex Premiata Ditta come Roberto Ciufoli, un altro comico redivivo come Beppe Braida, un miracolato nel senso che per miracolo è ancora tra noi come l'ex calciatore Paul Gascoigne, qualche ex soubrette, qualche mezza attrice conosciuta solo per essersi rifatta le labbra, qualche figaccione e poco altro. E allora la Isoardi che, per approdare sull'Isola Mediaset, ha lasciato il barcone Rai, si starà chiedendo se ne sia valsa davvero la pena. Se sia stato un vero affare passare dai fornelli de La prova del cuoco alle noci di cocco mangiate su Canale 5, dai passi di danza di Ballando con le Stelle alle grigliate di molluschi sotto le stelle dell'Honduras. E se questo davvero le servirà a farle ottenere un programma tutto suo in Mediaset, come si vocifera: il naufragio sull'isola sarà un sacrificio necessario, una prova del fuoco, della fame e della sete per guadagnarsi nuova visibilità e ripresentarsi a pieno titolo come volto noto? Si vedrà. Il rischio, tuttavia, per una presentatrice che di anni ne ha appena 38, è di passare già alla storia come ex. La Isoardi è una ex Rai, al momento è una ex conduttrice in attesa di ritrovare il posto, rischia di apparire già una ex famosa, e soprattutto di essere ricordata solo come la ex... di Salvini. Tema del quale, peraltro, preferisce non parlare tant' è che, stuzzicata l'altro giorno da Ilary Blasi al suon di «Chi di voi è il leader, dato che tu te ne intendi di leader?», lei ha preferito glissare.

 

 

 

Rischio anonimato

La Isoardi non vuole parlare del caro leader Matteo, da lei abbandonato tempo fa come un naufrago, ma deve essere in dubbio anche sulle proprie doti di leadership. È davvero lei a guidare quel manipolo di mezzi personaggi mezzi noti che affollano l'atollo caraibico? O rischia anche lei di scomparire nell'anonimato generale? Ma il vero dramma (per chi l'ha ideata) dell'Isola dei famosi è nell'idea di fondo tradita: un programma che dovrebbe mostrare la sopravvivenza estrema di una manciata di derelitti, tra sole cocente, caccia disperata al cibo e prove fisiche disumane, di estremo produce solo la noia. A un certo punto, per non sprofondare anche tu tra gli sbadigli, vorresti che l'isola sprofondasse (negli ascolti e non solo) come la mitica Atlantide. Si salvi(ni) chi può.