tutti dentro
Vittorio Feltri avverte Mario Draghi: "Nella maggioranza cani e porci, difficile guidare certe bestie"
Il governo di Mario Draghi inizia con qualche intoppo. Il premier (ancora in attesa della fiducia alle Camere) deve fare i conti con un esecutivo del "dentro tutti". Lo pensa Vittorio Feltri: "Il problema di Draghi - cinguetta senza mezzi termini - è che ha messo insieme nella maggioranza cani e porci. Difficile convivere e guidare certe bestie". All'interno del governo forze politiche di ogni tipo. E tutte una diversa dall'altra. Basta ricordare la dicotomia Lega-Partito democratico e Forza Italia-Movimento 5 Stelle. Non è un caso infatti che Matteo Salvini abbia già pensato di "commissariare" il Viminale affinché l'esecutivo guidato dall'ex banchiere segua più il modello "porti chiusi" che "porti aperti".
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E così il "governo dei migliori" si preannuncia già un flop. Basta pensare alla riconferma del ministero della Salute. "Speranza rimane ministro della Sanità. Ha vinto il Covid", cinguettava il direttore di Libero. E proprio sull'esponente di Liberi e Uguali si è scatenata la prima polemica del governo. In numero uno del Carroccio non ha gradito la decisione del ministro di chiudere le piste da sci fino al 5 marzo. Così come l'uscita del suo consigliere Walter Ricciardi di invocare il lockdown. Il tutto saltando a conclusioni affrettate. Ma soprattutto senza minimamente contare il parere di Draghi.
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Per Feltri a godere della situazione sarà Giorgia Meloni. L'unica leader all'opposizione sarà anche quella che farà incetta di consensi: "Giorgia Meloni stai serena che i voti te li portano i governativi del menga", ha chiosato rassicurando la numero uno di Fratelli d'Italia. La Meloni sembra anche aver fatto marcia indietro sulla possibilità di astenersi in fase di votazione della fiducia: "Le promesse di un governo dei “migliori” in risposta all’appello del capo dello Stato, per far fronte alla drammatica situazione dell’Italia, si infrangono nella fotografia di un esecutivo di compromesso che rispolvera buona parte dei ministri di Giuseppe Conte". Più chiaro di così.
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