Il commento
Paolo Becchi, "Giuseppe Conte o morte? Draghi li mandi a quel paese": perché Salvini è di nuovo in partita
“Che spettacolo vedere che tutti quelli che sino a ieri urlavano ‘o Conte o muerte’ ora sono dietro a Mario Draghi con la speranza di mantenere la posizione”. Così Paolo Becchi ha ironizzato sui 5 Stelle che, dopo qualche ora di smarrimento totale per il fallimento dell’operazione Conte ter, si stanno riposizionando a favore di un governo presieduto dall’ex presidente della Bce. D’altronde il via libera all’operazione è arrivato sia da Conte che soprattutto da Beppe Grillo, che farà parte della delegazione che incontrerà Draghi.
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Becchi si augura una sola cosa, “che li mandi tutti a quel paese”, e ne ha anche per il garante del Movimento: “Il risveglio del bell’addormentato nel bosco, che ora farà di tutto per convincere che dopotutto Draghi è meglio di Conte, dopo aver fino a ieri sostenuto: o Conte o muerte! Il carnevale continua”. Il professore ha anche condiviso la sua analisi sulla situazione attuale: “Il tentativo in atto mi sembra chiaro, trasformare un governo di ‘alto profilo’, privo di una precisa connotazione politica, in un governo politico che si regge sull’esclusione del partito che ha il maggiore consenso”.
Ovviamente il riferimento è alla Lega: “È questo che bisognerebbe evitare nell’interesse nazionale”. Ed effettivamente sembra proprio che Matteo Salvini possa essere della partita, come successivamente twittato dallo stesso Becchi: “Non conosco personalmente Draghi, ma sono sicuro di una cosa: farà il suo governo, non quello che vuole il Pd o Beppe Grillo. Salvini è di nuovo in partita, ora se la giochi”.
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