Il governatore del Veneto
Lucia Zaia avverte Giuseppe Conte: "Pronti a tornare in mimetica per l'Autonomia"
Martedì, al Senato, Giuseppe Conte diceva questo: «L'esperienza della pandemia impone anche un'attenta riflessione sulla revisione del Titolo V della Parte II della Costituzione» sul rapporto tra Stato e Regioni. Adesso, aggiungeva il premier, «meditiamo insieme sul riparto delle competenze legislative di Stato e Regioni, come pure all'individuazione di meccanismi e istituti che consentano di coordinare più efficacemente il rapporto tra i diversi livelli di governo». Tradotto: l'autonomia non la concederemo mai. Immediata la replica del governatore veneto, Luca Zaia: «Certo, ha ragione Conte, il Titolo V va rivisto, ma nel senso che vanno tolte tutte le competenze allo Stato e date alle Regioni che così potranno avere la loro autonomia. E ricordiamoci che i Paesi che funzionano, come Germania e Stati Uniti, hanno scelto di dare le competenze ai territori... Mi dispiace che Conte abbia fatto questo "cammeo" nel suo discorso per imbonire probabilmente qualcuno che odia l'autonomia. Quel passaggio ha dimostrato zero rispetto soprattutto per gli oltre due milioni di veneti che hanno votato l'autonomia, che non può essere liquidata così».
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Infatti - ha rincarato la dose il Doge - «pur pacifisti, siamo pronti a tornare in mimetica per avere l'autonomia. Noi non siamo per le risse o per fare casini, ma sia chiaro che l'autonomia la vogliamo». Poteva mancare, dopo l'incazzatura di Zaia, l'intervento offeso del Pd? «Dopo l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio, ogni riferimento alla militarizzazione della politica è da irresponsabili», ha attaccato il deputato veneto dem, Diego Zardini, il quale invece ha promesso che «non appena il Paese potrà tornare alla normalità riprenderemo il percorso per garantire al Veneto e alle altre Regioni che lo hanno chiesto le forme di autonomia previste dalla Costituzione che prevedono maggiori oneri e maggiori responsabilità per i decisori locali con l'obiettivo di rendere più rapida ed efficace l'erogazione dei servizi sul territorio». Ecco cosa significa l'autonomia secondo i dem: «Più oneri». E gli onori? Le risorse? I soldi? Niente, zero. Più l'accoppiata M5S-Pd rimarrà al governo, più si allontanerà qualsiasi speranza che il voto di veneti e lombardi al referendum di 3 anni fa venga onorato. Occhio però a scherzare col fuoco. La pazienza non è infinita.