Botta e risposta
Filippo Facci, la replica a Rocco Casalino: "Non rinneghi il passato? Ecco il tuo vero problema"
Tu non hai neppure la più pallida idea di quanto io ti disprezzi, e ti do del «tu» come si fa con le cose, non dovendo io neppure rispettare una carica elettiva che non hai mai avuto. Non meritavi risposta, ma me l'hanno chiesto. Intanto le mie offese non sono gratuite: mi pagano per scriverle. In secondo luogo, sino alla quarta elementare mi portavano in giro per le scuole come fenomeno del disegno e della matematica: ma non sono mai così idiota da misurare l'intelligenza di una persona dal livello di studi. Solo gli ignoranti lo fanno. Tu poi sei ingegnere (come mio padre, che infatti faceva l'ingegnere) e la sola cosa che m' incuriosisce di questo tuo «duro percorso di studi con ottimi risultati» da ingegnere (unica laurea italiana che dovrebbe assicurare subito un lavoro) è come lo sbocco naturale ne sia stato il Grande Fratello, laddove tu sei rimasto.
Per il resto, come giornalista non sei mai stato niente, e le tue «esperienze professionali», quelle che ti hanno portato a comandare la comunicazione dei grillini e di questo presidente del consiglio (scritto minuscolo) non sono referenze: sono il problema, sono la vergogna ingoiata da un Paese che si è immerdato in questa perdurante penitenza. Comunque fa niente se non ti vergogni del tuo passato: a quello pensiamo noi. Il problema è il vergognoso presente, sinché dura: il mestiere che fai, come lo fai, come ancora lo chiami. Ma è passato il colera, passerà il Covid e passeranno i grillini. Attendo la tua querela (querelare sarebbe da te) anche perché tanto, grazie ai tempi della vostra giustizia, andremo a giudizio quando sarete polvere di cui nettarsi i piedi.