repubblica fondata sul lavoro
In Italia troppi parassiti, ma se non lavora nessuno chi ci salverà dalla crisi?
Ho scritto più volte che dieci milioni di italiani ne mantengono cinquanta. Non è propriamente uno scoop. È la triste, per quanto denegata, realtà di un paese che tra i molti impedimenti alla crescita registra appunto questo: che quelli che lavorano sono pochi, e si dissanguano per mantenere i troppi che non lavorano. Ebbene, soprattutto da sinistra (e soprattutto da sud) ti rinfacciano che non è vero perché gli occupati in Italia in realtà non sono dieci ma venti milioni e rotti. Ora, a parte il fatto che venti su sessanta sono comunque pochi, c'è il dettaglio che il dato formale sull'occupazione non dice niente circa quello sostanziale: occupati, va bene (cioè stipendiati), ma lavorano? Non è uno scoop nemmeno quest' altro: la metà e oltre degli occupati non è occupata per nulla: è improduttiva, come sa chiunque. Sono ineccepibilmente "occupati" i dipendenti che godono legittimamente di aspettative, distacchi e permessi retribuiti: ma lavorano? Sono indiscutibilmente occupati i seimila (o novemila?) dipendenti del Comune di Palermo: ma ipotizzare che contribuiscano effettivamente, tutti quanti, sul fronte positivo dell'economia nazionale è forse azzardato. I venti milioni di "occupati" comprendono poi, per esempio, ventimila forestali siciliani (la Calabria è più inibita: ottomila): in Canada sono la metà della metà, ma è sicuramente perché lì c'è meno foresta.
Leggi anche: Piero Fassino o Laura Boldrini alla commissione Esteri? No del M5s, tutto rimandato a settembre
Ancora, sono inoppugnabilmente "occupati" gli undicimila dipendenti della Rai, che indubbiamente appartengono ai venti milioni di cui sopra: e non vorrai mica dirmi che questi undicimila non si guadagnano fino all'ultimo centesimo i novecento milioni di euro che gli paghiamo. E sono tutti perfettamente "occupati" i tre milioni di dipendenti che fanno funzionare in modo così egregio le nostre amministrazioni pubbliche. Che cosa faccio, continuo? Che le generazioni di parassiti (solitamente l'accesso allo status è dinastico) perdano completamente le staffe quando si ricordano quelle verità elementari è del tutto comprensibile, ma non è una buona ragione per dimenticarsene e semmai è una buona ragione per continuare a rinfacciarle. Specie se dobbiamo sopportare l'insulto di una Costituzione che vuole questa balorda Repubblica fondata sul lavoro.