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Paolo Becchi su Silvio Berlusconi: "La sua tentazione? La riforma elettorale"
"E l'innocenza sulle gote tue/ due arance ancor più rosse". Berlusconi innocente? Certo, chi mastica un po' di diritto sa che i tre gradi di giudizio del caso Mediaset-Agrama furono una "porcata". E che la Cassazione si sia comportata come un "plotone di esecuzione" era evidente sin da subito. Ma per sette anni la narrativa mainstream è stata quella di un Berlusconi "evasore", un appestato da cacciare a pedate fuori dal Senato. Ciò che non è chiaro, invece, è perché l'intercettazione ambientale tra il "giudice pentito" Amedeo Franco e Berlusconi esca solo adesso, sei anni dopo la registrazione. Fatto sta che due giorni dopo la divulgazione dell'audio Berlusconi è ritornato prepotentemente al centro dell'attenzione, diventando per il governo Conte un'àncora di salvezza cui aggrapparsi, persino con un appoggio esterno o un cambio di maggioranza che veda Forza Italia al fianco di Pd e M5S. Questo è ciò che hanno scritto i giornaloni. In una recente intervista il Cavaliere ha infatti dichiarato di essere pronto ad entrare a far parte di un nuovo governo sostenuto da una nuova maggioranza. Molti hanno pensato ad un Conte ter, anche se nell'intervista Berlusconi specifica che serve un'intesa con gli alleati di centrodestra. Potrà mai il M5S fare un governo nel quale entrino esponenti di Forza Italia? La riabilitazione "morale" di Berlusconi ha evidentemente l'obiettivo di rendere il partito del Cav più digeribile ai pentastellati, ma da qui a pronosticare un governo giallo-rosso-blu ce ne vuole. Grillo, pur di evitare le elezioni, nell'estate scorsa ha preso la palla al volo ed ha aperto al Pd, ma fare un governo che includa anche Berlusconi è un boccone indigeribile per il MoVimento, già in parte scosso dall'alleanza col Pd e con Renzi. Dopo le elezioni politiche del 2018 il governo tra i due vincenti, centrodestra e M5S, saltò proprio perché i 5Stelle non volevano Forza Italia e neppure FdI nell'esecutivo. È pur vero che molte cose da allora sono cambiate, ma per Grillo - questo è indubbio - Berlusconi resta il "male assoluto".
LEGGE ELETTORALE
Cosa accadrà dunque? Nell'immediato nulla. Conte al termine del consiglio europeo di metà luglio non porterà a casa alcun risultato soddisfacente, ma prenderà tempo. Ciò garantirà la tenuta del Conte bis almeno sino alla discussione in Parlamento sul Mes, che Conte cercherà di spostare dopo le elezioni regionali del 20 e 21 settembre. Un successo del centrodestra in quelle elezioni potrebbe rimescolare le carte (per la verità anche all'interno della coalizione stessa). Ed è alla portata di mano, considerate le difficoltà di intesa tra M5S e Pd, che marciano dappertutto divisi e, dove dovrebbero andare insieme (in Liguria), non hanno neppure ancora trovato un candidato. Il voto politico non sarà certo in autunno, come spera Salvini, ma la maggioranza sta già affilando le armi per una nuova legge elettorale calendarizzata addirittura il 27 luglio. Il che vuol dire una cosa sola: non è detto che il governo riesca ad arrivare al semestre bianco (luglio 2021), e quindi sopravvivere d'ufficio fino all'elezione del nuovo Capo dello Stato (gennaio 2022). Una finestra per le elezioni politiche resta concretamente aperta: la prossima primavera (da marzo a giugno 2021). Per questo si parla di nuovo di legge elettorale.
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NUOVI EQUILIBRI
Ma esisterà ancora un centrodestra in primavera? Sembra una domanda assurda dopo la comune manifestazione di ieri. "Andrà tutto bene", ma solo sino a fine settembre. Il Mes segnerà una spaccatura con Berlusconi, che comunque lo voterà. Ma vi è di più. Anche la discussione sulla legge elettorale potrebbe creare una divisione. La strada disegnata dalla maggioranza giallo-rossa è quella del proporzionale con soglia di sbarramento. Addio dunque alle coalizioni pre-voto, con un Berlusconi - da sempre per il maggioritario - che ora sembrerebbe propenso verso il proporzionale, per tentare di fare da ago della bilancia nel post-voto. È ovvio che se passassero Mes e legge elettorale proporzionale Salvini ne uscirebbe ingessato. Mentre Berlusconi potrebbe, per "l'aiuto dato al Paese", essere nominato persino senatore a vita. Vedremo, il cammino è lungo. Intanto godiamoci l'estate. L'autunno sarà caldissimo. Anche dal punto di vista sociale. Conte può solo sperare in una "seconda ondata" del virus, ma se invece l'ondata provenisse dalle piazze inferocite, allora sarà molto difficile per l'ex avvocato del popolo reggere sino al "semestre bianco". Il Presidente della Repubblica non può infatti dare l'impressione che il governo debba necessariamente andare avanti solo per garantire che la sua successione avvenga con questa maggioranza. Di fronte ad una situazione sociale fuori controllo anche il Presidente dovrà tenere conto del fatto che un voto in primavera, con un Matteo Salvini neutralizzato dalla nuova legge elettorale, sarebbe il male minore.