Veterinaria

Il raffreddore nei cani

giovanni morelli

Anche i nostri amici a quattro zampe possono contrarre il raffreddore! Con il termine (detto corizza o rinite) si indica l’infiammazione della mucosa nasale, caratterizzato dalla formazione di un essudato sieroso, mucoso o mucopurulento. In base all’eziologia, cioè alla causa, la rinite si distingue in primaria o secondaria. In base al decorso in acuta e cronica. Le riniti primarie sono sostenute generalmente da batteri, ma anche da virus. Ma quando i nostri amici animali  sono più a rischio di contrarre un raffreddore? Quando le difese locali sono insufficienti o assenti per fattori debilitanti. Le riniti presentano un andamento tipicamente stagionale: autunno-inverno e primavera per le brusche variazioni di temperatura esterna. Inoltre l’umidità ed il freddo possono provocare una paralisi momentanea delle mucose nasali, con conseguente secrezione di muco. Le riniti secondarie insorgono nel corso di determinate infezioni (virali, batteriche o micotiche) Nella rinite acuta i nostri animali presentano la seguente sintomatologia: starnuti, tendenza a scuotere la testa ed a strofinare il naso contro il terreno oppure con gli arti anteriori; talora l’ occlusione rende la respirazione così difficoltosa da costringere i nostri amici animali a respirare a bocca aperta. Alla visita l’interno delle narici appaiono edematose (cioè tumefatte). Spesso si sviluppa una congiuntivite o comunque uno scolo lacrimale che viene chiamato epifora.Perché possiamo avere questa complicazione? Perché il processo infiammatorio può occludere temporaneamente il dotto lacrimale. Prima di somministrare qualsiasi farmaco è fondamentale sempre sentire il parere del Veterinario.