Animali divertenti
I quattro zampe dei cartoon
Il gatto più cliccato su YouTube, con quasi 300 milioni di visualizzazioni, è Simon’s cat, un micio nato dall’ironia e dalla matita di Simon Tofield, che alla fine dei suoi libri ringrazia sempre i suoi tre gatti “per l’infinita ispirazione”. Pose ed espressioni dei nostri amici fissati in pochi tratti fulminei. Prima del disegnatore britannico, dagli anni Venti del secolo scorso, molte formidabili matite, come Disney, Uderzo, Schultz e Jacovitti si sono dedicate ai quattro zampe, in modi e con stili diversi. Ancora prima del ciclone Disney, pioniere dei gatti nei fumetti è lo spettacolare, gommoso Felix. Il felino bianconero di Otto Messmer compare nel 1919 come cartone animato muto e, se il micio di Tofield conquista perché è verista, Felix è invece una creatura di totale fantasia. Tra i due estremi, c’è il rosso Garfield di Jim Davis. Nel 1930 Walt Disney regala un amico quadrupede a Topolino. È Pluto. Per carattere assomiglia un po’ a Milou, il cane del belga Tintin, e a Idefix, il lillipuziano cagnolino bianco inseparabile amico dell’enorme gallo Obelix, creato dalla coppia francese René Goscinny e Albert Uderzo per la serie Asterix. Di cani antropomorfi sono ricche le storie Disney: c’è il goffo e smemorato Pippo e la Banda Bassotti (mentre quel furfante di Gambadilegno è un gatto). Personaggi spassosi, questi cani bipedi e parlanti del cartoonist americano. Ma a suscitare voglia di coccole sono altri cuccioloni, poetici come La Pimpa del disegnatore e sceneggiatore trevigiano Altan e magari un po’ filosofi, come Snoopy di Charles M. Schultz. Tra gli italiani, c’è l’irascibile Mosè, obeso Bobtail bianco creato da Silver, che tutti scambiano per un orso. Lui difende lo status quo della fattoria (e il recinto delle galline) dalle incursioni di Lupo Alberto. Di tutt’altra pasta, esilarante e involontario distruttore quanto Simon’s cat in versione “cagnesca”, è Sansone, l’enorme Alano nato in America come Marmaduke, nel 1954, dalla fantasia di Brad Anderson.