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Crisi: Unimpresa, +5% risparmio famiglie, paura recessione e nuove tasse
Roma, 28 ago. (Adnkronos) - Gli italiani non spendono piu' e lasciano in banca quasi 45 miliardi di euro in piu' in un solo anno. La recessione, i timori per nuovi scossoni della crisi finanziaria e per nuovi inasprimenti fiscali frenano i consumi e le uscite: a giugno 2013 sono arrivati a quota 849,6 miliardi di euro i "salvadanai" delle famiglie in aumento di 44,6 miliardi rispetto agli 804,9 di giugno 2012 con una crescita del 5,55%. Lo rileva un'analisi del Centro studi Unimpresa che mette in evidenza un aumento complessivo delle riserve di imprese, famiglie e intermediari finanziari pari a 100 miliardi di euro. Per i salvadanai delle famiglie il saldo e' positivo per 44,6 miliardi (+5,55%) da 804,9 miliardi a a 849,6 miliardi. Secondo lo studio di Unimpresa, basata su dati della Banca d'Italia, i depositi bancari sono cresciuti, tra giugno 2012 e giugno 2013, del 7,16% passando da 1.389,5 miliardi a 1.489 miliardi (+99,4 miliardi). Nel dettaglio, si registra un aumento per tutte le categorie di depositanti: sono saliti, infatti, i depositi delle aziende (+9,10%) passando da 180,7 miliardi a 197,2 miliardi (+16,4 miliardi) e quelli delle imprese familiari, passati da 45,2 miliardi a 46,1 miliardi (+2,11%) grazie a un "risparmio" di 953 milioni. In lieve calo invece le riserve delle organizzazioni non lucrative senza fini di lucro (onlus): i loro depositi risultano in diminuzione di 351 milioni, scesi a 21,8 miliardi (-1,58%) dai 22,1 dell'anno precedente. Aumentano del 23,68% i depositi di assicurazioni e fondi pensione, saliti da 18,2 miliardi a 22,5 miliardi (+4,3 miliardi). Pure le banche sembrano preferire i depositi che risultano in crescita del 10,5% da 318,2 miliardi a 351,6 miliardi (+33,4 miliardi), un ulteriore segnale, sottolinea Unimpresa, della scarsa circolazione della liquidita' che non viene immessa nel mercato del credito. (segue)