Pronte le "Riciclelle", le prime patate cresciute dai rifiuti
Sono pronte le prime patate italiane di qualità, coltivate con un compost ottenuto dalla parte organica dei rifiuti domestici. La realizzazione della novità è stata possibile grazie al lavoro di ricerca della Cia, la Confederazione italiana degli Agricoltori, e dall'Università di Palermo, con il sostegno delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Un precedente esperimento era già stato effettuato con grande successo su alcune varietà di insalata. Secondo gli esperti della Cia, ifatti, anche i tuberi possono essere fertilizzati con questo compost di rifiuti e- a detta loro- il risultato ottenuto sarebbe "ottimo" perchè il prodotto, in tal modo, giungerebbe alla completa maturazione e la qualità risulterebbe "elevata". E anche il palato beneficerebbe del gradevole sapore dell'alimento. La Cia le ha battezzate con il nome di "Riciclelle" e sarebbero la dimostrazione che "si può tranquillamente fare agricoltura, dando un contributo importante all'ambiente e al portafoglio, all'insegna del risparmio". Per la Cia è bastato quindi recuperare e "compostare" la parte organica dei rifiuti domestici per ottenere una produzione di patate in grado di soddisfare un'ampia porzione delle esigenze alimentari di un'intera famiglia. E, sempre a detta dei rappresentanti della Cia, l'invenzione, una volta irregimentata, potrà attenuare anche il problema spazzatura e rifiuti, divenuto ormai un veleno, dannoso e gravoso, in molte aree del Paese, specialmente nel Mezzogiorno. E nella serata dui venerdì prossimo, a Salerno, è prevista la presentazione ufficiale delle nuove "Riciclelle", con un'annessa prova del gusto.