Asta internazionale del Tartufo

Monica Rizzello

Giunge alla seconda edizione l’Asta internazionale del Tartufo italiano, che si svolge domani a Roma al Westin Excelsior Hotel di via Veneto. Il tartufo più grande del 2009, da oltre 900 grammi, trovato nel Molise, insieme ad un tartufo toscano da 350 grammi, saranno i “piatti forti” dell’asta. I proventi dell'asta - che punta a valorizzazione tutto il tartufo italiano, in particolare delle zone tartufigene al centro-sud meno conosciute, e che già nella prima edizione hanno visto sfidarsi a colpi di migliaia di dollari i magnati cinesi di Macao e gli sceicchi del Dubai - saranno destinati alla beneficenza. L’edizione di quest’anno, patrocinata del Ministero delle Politiche agricole e con il sostegno di Buonitalia, si svolge in collegamento in diretta tv via satellite con il ristorante di Londra, Apsleys, dello chef pluri-stellato Heinz Beck, il ristorante Semifreddo a Mosca dello chef Nino Graziano (2 stelle Michelin) e il Gran Lisboa Hotel a Macao, la nuova mecca del lusso per il gioco d'azzardo della Cina, dove il noto chef Alfonso Iaccarino ha aperto il suo primo ristorante estero “Don Alfonso 1890”. Giselle Oberti, ideatrice e organizzatrice dell'evento, ha messo in palio 16 lotti di tartufi, provenienti dalle varie zone tartufigene italiane. Il tartufo record dell'anno, che è stato trovato ad Isernia, è stato donato all'asta, come già lo scorso anno, dall'imprenditore molisano Ernesto Di Iorio, mentre dalla provincia di Arezzo giunge l'altro maxitartufo da 350 grammi protagonista del lotto principe. «Tutte le varie zone tartufigene italiane rivendicano il diritto di essere nominate e conosciute - dichiara l'organizzatrice Giselle Oberti - per poter aspirare anch'esse a quel richiamo turistico che un simile prodotto genera nel pubblico degli estimatori enogastronomici del Made in Italy».