Gli italiani e i cibi etnici:
Il sushi? Un piatto tipico sudamericano. La paella? Un antipasto di carne. Seda un lato il consumo degli italiani di cibo etnico cresce sempre più (acquistiaumentati del 71% in 6 anni), dall'altro questa nuova tendenza somiglia più aduna moda che ad una vera "passione alimentare". Interrogati sulmotivo per cui scelgono di mangiare etnico, gli italiani rispondono di farlo “permoda” (67%), “come pretesto per passare una serata diversa” (43%) e non mancachi va al ristorante giapponese o indiano solo “per assecondare il/la partner”(52%) o “spendere meno” (47%). Dietro la scelta di mangiare cibo etnico nonc'e' la voglia di scoprire nuovi sapori e che gli italiani non siano dei verigastrocuriosi lo conferma il modo in cui scelgono le pietanze al ristoranteetnico: il 46% si affida ai consigli di amici più' esperti, il 43% lo fa inmodo del tutto casuale e il 28% si lascia influenzare dal nome delle portate. Eallora ecco che, interrogati sulla conoscenza dei piatti e dei cibi etnici,solo il 16% degli intervistati dimostra di sapere che il sushi è una pietanzacomposta da riso e pesce crudo e se magari definire la moussaka un formaggiomorbido (31%) può essere anche giustificabile, diventa più grave pensare chenel vero kebab turco ci sia anche della carne di maiale (28%). A restareincolumi dall'etno-ignoranza alimentare sono solo gli involtini primavera,conosciuti dal 36%, e la paella (33%). Questo è quello che emerge daun'indagine pubblicata sulla rivista di enogastronomia e turismo Vie del Gusto,in edicola da domani, e condotta su un campione di 1300 uomini e donne di età compresatra i 18 ed i 65 anni, cui è stato chiesto il loro rapporto e il loro livellodi conoscenza della cucina etnica.