L'olio di pesce

Carlotta Clerici

 Un elisir di salute nuotanei mari del mondo. Un nuovo studio dei ricercatori della Queen Mary University(Gb), dell'University of London (Gb) e dell'Harvard Medical School (Usa) harivelato infatti il segreto dell'effetto benefico degli oli di pesce, cioè deifamosi omega 3 che promettono di aiutare anche i pazienti con patologie comel'artrite reumatoide.Grazie all’impegnodei ricercatori adesso sappiamo esattamente in che modo l'organismo riesce a  trasformare un ingrediente presente negli olidi pesce in una sostanza chimica potentissima, la Resolvina D2, che riducel'infiammazione legata a una serie di malattie. La ricerca suggerisce cheproprio la Resolvina D2 potrebbe essere alla base di un nuovo trattamento perproblemi come sepsi, ictus e artrite. A differenza di altri antinfiammatori,infatti, questa molecola non sembra sopprimere il sistema immunitario. Iricercatori, che hanno fotografato anche l'esatta struttura chimica dellasostanza chiave, sono stati diretti da Mauro Perretti, farmacologo italiano chelavora alla Queen Mary University di Londra, e finanziati tra l'altro daiNational Institutes of Health americani. “Sapevamo che gli oli del pescepossono aiutare nel caso di condizioni come l'artrite, legate all'infiammazione– ha spiegato Perretti – e abbiamo mostrato in che modo il corpo trasforma unparticolare ingrediente di questi oli nella Resolvina D2”. Dall'esame degliscienziati questa sostanza “sembra essere molto potente, e una piccola quantitàpuò avere un grande effetto”. Non è tutto qui. “Possiamo lavorare su questasostanza – conclude lo scienziato italiano – per vedere se può essere usata nonsolo per prevenire l'artrite, o trattarla, ma anche come una possibile cura peruna serie di altre malattie associate all'infiammazione”.