Cereali sotto accusa

Albina Perri

Più salati delle patatine o con più zucchero diuna merendina. Alcuni cereali per la prima colazione destinati ai bambini sitrovano sotto accusa per il loro contenuto nutrizionale. Mangiare unaciambella, agli occhi di mamma e papà di gran lunga più grassa, non farebbealcuna differenza stando a uno studio realizzato da ricercatori della YaleUniversity. Nella 'lista nera’ destinata a far saltare dalla sedia i genitoripiù attenti alla linea della prole, i Frosties della Kellogg's, con 11,1 grammidi zuccheri ogni 30 grammi di prodotto, l'equivalente di appena tre cucchiaiper una piccola tazza di latte. Mentre per la stessa quantità di cereali, iCookie Crisp della Nestle contano ben 10.59 grammi di zuccheri. Più o menostesso discorso per gli Honey Cherrios, i Sugar Puffs, i Coco Pops e gli HoneyLoops. Una ciambella, la leccornia amatissima da Homer Simpson, contiene 8,6grammi di zuccheri: a sorpresa, dunque, risulta più leggera dei cereali sottoaccusa, scelti da mamma e papà anche per tenere a freno l'ago della bilancia.Secondo molti addetti ai lavori, alimenti apparentemente sani starebberocontribuendo all'epidemia di obesità e chili di troppo che divampa anche tra ipiccoli. Se il trend non verrà fermato, due terzi dei giovanissimi nel 2050saranno 'over-size’ o in sovrappeso.