Crisi, l'italiano non rinuncia

Albina Perri

In tempo di crisi si compra meno. Ma non si rinuncia alla qualità. E' quanto emerge dalla ricerca realizzata dall' ISPO di Renato Mannheimer per il Consorzio Melinda: per quanto riguarda il consumo di alimentari (acquisto di prodotti come pane, pasta, carne, pesce, frutta, verdura…) tra le strategie messe in atto per fronteggiare la crisi, le famiglie italiane privilegiano la qualità. Infatti, il 59% cerca di spendere meno spendendo meglio, facendo cioè più attenzione alla qualità di ciò che compra, mentre solo il 31% cerca prodotti di qualità inferiore purché costino meno. L’8% non ha adottato alcuna particolare strategia di risparmio. Attente alla qualità - L’attenzione per la qualità (“spendere meno ma spendere meglio”) è più alta fra le donne (65%) piuttosto che fra gli uomini (52%) e cresce al crescere del titolo di studio (il 67% dei diplomati/laureati contro il 54% di coloro che hanno solo la licenza media) e della dimensione del comune (il 65% degli abitanti dei centri urbani contro il 61% dei comuni da 20 a 100mila abitanti e il 55% dei comuni fino ai 20mila abitanti). Di stagione- Quando si tratta di acquistare frutta o verdura, le famiglie italiane controllano innanzitutto che sia di stagione, preferendo quella italiana. L’idea del marchio italiano come garanzia di qualità è più forte nelle classi centrali di età, tra i residenti al Nord, tra i responsabili degli acquisti e tra chi, anche in seguito alla crisi, preferisce la qualità alla quantità. Frutta e verdura bella- Tra le altre caratteristiche indicate nella scelta di frutta o verdura, si segnalano l’aspetto estetico e l’assenza di ammaccature (un’attenzione più alta tra i più giovani e tra chi non si occupa di fare la spesa per la famiglia), l’etichettatura chiara con indicazione di provenienza e la conoscenza del marchio di fiducia. Se il 59% degli italiani dichiara attenzione alla qualità anche in tempo di crisi, sono i consumatori del Centro a tenere alta la media (64%) superando quelli del NordOvest, Sud e Isole (58%) e quelli del NordEst (56%). Per i consumatori del Nord Italia è l’attenzione alla provenienza italiana della frutta e della verdura la tendenza maggiormente diffusa (59% sia al Nord Est sia al Nord Ovest) rispetto alla media nazionale (55%) e alle regioni del Centro (50%) e del Sud (53%). Acquistare frutta di stagione è invece una tendenza che segue un crescendo da Nord a Sud. Infatti, se la media italiana è del 71%, il Nord è sotto la media (67%), mentre aumenta nelle regioni del Centro (73%) e del Sud-Isole (75%). La ricerca è stata realizzata per i vent'anni del consorzio Melinda.