Il vicino di casa fa il furbo e ci rovina

Mattias Mainiero

Caro Dottore, il problema non è in chi non paga le tasse ma in chi le spreca. La nostra amministrazione usa male i nostri soldi, allora perché dargliene di più? Poniamo che il mio vicino di casa non paghi le tasse e compri il Suv. Non è che, se le pagasse, il Suv lo compreremmo noi fedeli contribuenti. Chi non paga le tasse, i soldi li spende, probabilmente meglio della nostra amministrazione. Oltretutto, fa circolare la moneta e incrementa il Pil. Ho scritto come un ingegnere, ci pensi lei a rendere i concetti intelligibili. G. Petrecca e.mail Eh no, caro ingegnere: non ci penso affatto a rendere i suoi concetti intelligibili. Innanzitutto, perché i suoi concetti si comprendono benissimo. In secondo luogo perché i concetti non mi piacciono. Vede, io appartengo a quel gruppo, non so se numeroso o meno, di italiani secondo i quali le tasse si pagano e basta. Per meglio dire: prima si pagano le tasse. Poi, se alle tasse non corrispondono servizi adeguati, si protesta, si tenta di ottenere il corrispettivo sotto forma di autobus e sanità e, qualora tutto si rivelasse inutile, non si vota più chi ha amministrato male i nostri soldi. In altri termini: il fatto – indubitabile – che esiste chi spreca il danaro pubblico ci dà il diritto di protestare, non quello di violare le leggi. Anche perché, se così non fosse, di fronte ad uno Stato non diligente sul fronte della lotta alla delinquenza tutti dovremmo armarci e trasformarci in sceriffi. E se lo Stato non riesce a far funzionare la giustizia tutti dovremmo diventare giudici ed emettere sentenze in proprio. E ognuno di noi avrebbe il suo personale codice della strada, ognuno i suoi regolamenti ambientali, ognuno le sue norme e ognuno farebbe ciò che più gli pare e piace. In ultima analisi non esisterebbe più uno Stato. Su questa strada non la seguo. Oltretutto, mi farebbe piacere conoscere il suo virtuale vicino di casa che evade il fisco e investe i soldi non versati seguendo la logica del pubblico interesse. Secondo me, il vicino non versa e poi spende per se stesso. Oppure porta i soldi all’estero. E nel primo e nel secondo caso se ne strafrega del Pil (che, per crescere, ha bisogno innanzitutto di regole certe) e di 120 miliardi di euro evasi ogni anno da troppi italiani condomini di un palazzo che anche per questo motivo scricchiola e ci costringe a continui restauri. Manovre, per meglio dire. Onerose, quasi insopportabili e a spese di chi non evade. Il vicino non mi piace. mattias.mainiero@libero-news.eu