Nel 2012 avremo un incubo

Mattias Mainiero

Carissimo Mainiero, quanto mi è piaciuta la sua risposta del 31 dicembre. La condivido e le annuncio, nel mio piccolo, la prima buona notizia del nuovo anno: son tornata fedele lettrice di Libero, dopo aver attraversato una crisi poco dissimile dalla nausea. Mi son detta: adesso basta! Mi dedico a letture più serene e la smetto di angariarmi la vita con la lettura dei quotidiani. Vigliacca, vero? Ma, sa com’è, chi ama leggere poi ci ricasca. Dunque, abbiamo finalmente lasciato un tremendo 2011, che lei giustamente definisce maledetto, e conclude sorridente con gli auguri che noi lettori le ricambiamo! Patrizia Zannoni e.mail Bentornata fra noi. E ora come la mettiamo? La sua passata nausea, per non avere ricadute, presupporrebbe una mia risposta rassicurante, tranquillizzante. E invece, il 31 dicembre, Napolitano ha parlato a reti unificate agli italiani. Doveva infondere ottimismo. Io ascoltavo e ogni tanto facevo gli scongiuri. Come se non bastasse, il giorno dopo Monti ha replicato. Ha detto che quelle del capo dello Stato sono “buone indicazioni di lavoro”. Siamo fritti. Poi c’è stata Susanna Camusso, che vede rischi di tensione sociale. Oggi, è presumibile, parlerà qualche leader di partito. Quindi arriverà la Borsa con i Btp e lo spread. E io che faccio, mi invento che viviamo tutti in Germania, che le cose vanno bene, che la crisi è lontana, che Susanna non parlerà più? Non posso. Mi prenderebbero per pazzo. Che dice, sono al bivio, o perdo una lettrice o scrivo fesserie? Facciamo una cosa: io le racconto una storiella. Anzi, passo la parola ad un nostro lettore, Angelo Trotta, che scrive: «Gentile dottor Mainiero, ho avuto un incubo notturno. Bersani presidente della Repubblica, Casini presidente del Consiglio, Bindi ministro della Giustizia, Fini ministro dell’Economia, Di Pietro ministro della Pubblica istruzione, Franceschini ministro degli Affari esteri, Rutelli ministro del lavoro… Per fortuna mi sono svegliato perché un mio vicino si era messo ad urlare. Faceva forse lo stesso sogno e aveva lo stesso mio incubo». Siamo ridotti a questo, gentile signora. Ma io sono ottimista. Ce la faremo a tirarci fuori dai guai. E a lei e soprattutto ad Angelo Trotta dico chiaramente che ci sono incubi peggiori. Per esempio: Monti presidente del Consiglio. Ma questo è un incubo reale, quotidiano, mica roba che arriva solo la notte. Che fa, cambia idea? Ho perso di nuovo la lettrice? mattias.mainiero@libero-news.eu