La lezione di Monti: mai più prof
Gentilissimo Dottor Mainiero, leggo sempre con attenzione la sua rubrica e la trovo brillante, ironica, ponderata e sempre centrata sugli argomenti che le vengono proposti. Le rivolgo, pertanto, una semplice domanda: era indispensabile mettere su un mezzo golpe, nominare un nuovo senatore a vita al modico costo di 23000 euro al mese, scomodare i professoroni della Bocconi già ben pagati, cambiare governo con la scusa dello spread che doveva scendere immediatamente pena il default del Paese, per ottenere quello che stiamo ottenendo? Antonino de Francesco e.mail Alla sua domanda, che è poi quella di molti italiani, il dott. prof. sen. pres. Mario Monti ha risposto più o meno così: per fare questa manovra non c’era bisogno di un professore (e neppure, aggiungo io, di un dott. prof. sen. pres.), ma la politica era in una fase di stallo, era paralizzata dagli opposti veti, e dunque la politica ha chiamato me, che non mi ero candidato. In ogni caso, questa manovra è stata fatta in pochi giorni eccetera eccetera. Lei ci crede? Io no. Primo: paralizzata o sciancata che fosse, la politica qualcosa la stava facendo, anche se esclusivamente sul fronte entrate e maggiori tasse, in attesa di dedicarsi allo sviluppo. E chi sostiene il contrario è pregato di guardare all’interno del portafoglio, se ancora ha un portafoglio. Secondo: laureato in economia, specializzato a Yale, allievo di James Tobin, professore a Trento e poi alla Bocconi, Monti da una vita studia e insegna le materie di cui ora si occupa e da mesi, almeno da agosto, era indicato da quasi tutti come il futuro presidente del Consiglio. Non è stato colto alla sprovvista, aveva il bagaglio tecnico necessario e ha avuto anche un po’ di tempo per varare provvedimenti più incisivi ed equi di quelli che ha varato. Aveva ed ha ministri competenti. E quindi la storia dei pochi giorni non regge. Soprattutto, non regge la tesi secondo cui le manovre si debbano fare in questo modo qui: prima tappiamo i buchi, poi ci concentreremo sulla crescita. Se si è bravi, si possono fare due cose insieme senza perdere tempo. Rispondo di nuovo alla sua domanda: sì, per fare questa manovra c’era bisogno di un professore. Soprattutto per rendersi conto che, una volta commesso l’errore di nominare presidente del Consiglio il dott. prof. sen., è meglio non ripeterlo mai più. mattias.mainiero@libero-news.eu Gentile dottor Mainiero, sull'Imu non si può ammettere che anche la Chiesa abbia la sua parte di responsabilità nell'alimentare le polemiche? Sembra infatti che alla Chiesa cattolica (italiana) non convenga tanto pagare o non pagare o questionare sull'Ici, quanto piuttosto andare al di là dell'ordinaria amministrazione con un atto di generosità (anche simbolico) oltre l'abituale assistenza caritativa. A chi vuole fare il politico a volte si richiede intelligenza politica. E allora: la Chiesa non potrebbe tempestivamente fare quest'atto, prima che vi sia un'altra drammatica flessione nell'attenzione dell'opinione pubblica verso i messaggi (giusti e condivisibili) delle sue gerarchie, regolarmente screditati dagli atti delle stesse? Stefano Volpato e.mail Hanno preso l'abitudine di chiamarlo Supermario. Non si capisce il super a cosa si riferisca, potrebbe essere super nell'iniquità delle manovre proposte, mai nessuno era riuscito a fare peggio di lui, neppure quando la benzina non era verde e si chiamava super. Il riferimento al simpatico personaggio del popolare gioco della Nintendo è più che chiaro, con l'unica differenza che per trovare la simpatia in Monti ci vuole molta fantasia e spirito di immaginazione. Prendendo spunto da quello che ha detto Bonanni, secondo il quale suo zio che non ne capisce nulla di economia avrebbe fatto meglio di Monti, ricordo che il personaggio del videogioco era un idraulico. Allora bastava un semplice artigiano piegatubi per fare meglio di Monti. In Toscana l'idraulico si chiama trombaio, definizione azzeccata viste le trombate che stanno per arrivare. Otello Nastella e.mail Non ci saranno altre manovre, sarà l'ultima. Se questa promessa fosse fatta da un privato, magari sottoscrivendo un pubblico impegno di fronte a un notaio potrebbe avere qualche barlume di credibilità. Ma qui chi parla è un ministro, la voce arriva da un governo che come tutti quelli precedenti è certo che non rispetterà i patti. In passato sono più le promesse non mantenute rispetto a quelle mantenute, a tutti livelli. Dal singolo comune ai vertici dello Stato in campagna elettorale tutti sono concordi nel voler abbassare le imposte, mai successo. Chi ha scudato i capitali pensava di contare sull'anonimato e invece sono arrivati i controlli della finanza e ora Monti ci ha provato a presentare il conto dell'addizionale sui capitali rientrati.Alvaro Nasseri e.mail Dottor Mainiero, ma perchè la poltica che dovrebbe servire il popolo si serve invece del popolo? Ma noi siamo sovrani solo quando si conviene?Valentino Castriota Trepuzzi (Lecce) Pare di sì. Leggo delle raccapriccianti torture che vengono fatte in Siria agli oppositori di regime, torture che non hanno nulla da invidiare a quelle medievali, anzi decisamente più scabrose ed umilianti, tanto da non poter essere citate. Mi chiedo dove siano finite le forze di pace e i cortei pacifisti, dove siano in questo periodo impegnati gli Stati Uniti, la Francia, la Germania così solleciti quando c'era da dirci cosa dovevamo fare con la Libia. Ma in Siria non c'è petrolio?Umberto Brusco e.mail Le città boccheggiano per lo smog, le polveri sottili a causa del solito ristagno di aria dovuto al persistere dell'alta pressione, specialmente nella pianura padana. E i sindacati cosa fanno? Un bello sciopero dei mezzi pubblici, così che anche la gente che normalmente si sposta con tram, autobus e metro è costretta a prendere l'auto. Mi pare ci sia una discreta dose di incoscienza.Battista Cippa e.mail Omaggio a San Francesco da parte del presidente Napolitano ad Assisi. Spero che si sia ricordato di chi fu il patrono d'Italia, di quella che fu la sua filosofia di vita. Nella piazza del paese Francesco restituì tutti i suoi indumenti al padre ricco mercante e abbracciò la filosofia della povertà, un valore che ai politici di ogni ordine e grado è completamente sconosciuto.Mario Moreggi e.mail