Scandali sinistri

Il Senato decide sull'arresto di LusiLui: "Il voto segreto mi salverà"Il Pdl non partecipa: "Fatti loro"

Andrea Tempestini

E' il momento della verità per Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita accusato di appropriazione indebita e riciclaggio in mertio alla gestione dei fondi elettorali del partito che fondò Rutelli. In aula al Senato sono iniziate le operazioni di voto sul suo arresto. Nei giorni scorsi, Lusi aveva spiegato: "Su questo voto prevarranno ragioni politiche su quelle giuridiche. Ogni tipo di risultato è possibile. Penso che la prevalenza dei favorevoli all'arresto, pubblicamente, sia un dato confermato. Se ci sarà un voto segreto posso attendermi un voto di coscienza, se ci sarà voto palese...". Come a dire: "Il voto segreto mi salverà". E tutto ruota attorno alla consultazione: sarà palese o segreta? Il giallo verrà sciolto solo all'ultimo momento utile per presentare la lista di 20 senatori necessaria per ottenere una consultazione secretata. A complicare la situazione è arrivata la decisione del Pdl, che ha deciso di non prendere parte al voto. Il Pdl: "Se la vedessero loro" - Per quel che riguarda la posizione degli azzurri, l'ipotesi di non prendere parte al voto sul caso Lusi aveva cominciato a prendere piede dopo la riunione del partito. "E' un problema del Pd, se la vedessero loro", sarebbe stato sottolineato in alcuni degli interventi che si sono seguiti nella sala Koch di Palazzo Madama, dove era stata convocata la riunione degli Azzurri per decidere l'orientamento sulla richiesta d'arresto avanzata dalla magistratura. L'idea di non partecipare al voto, ha poi spiegato ai giornalisti il senatore Lucio Malan, è stata indicata in alcuni interventi che l'hanno collegata all’ipotesi che la riunione del gruppo Pdl si concludesse con la decisione di procedere alla richiesta di voto segreto. "Io sono per il voto palese", ha detto ancora Malan, e sulla riunione ancora in corso ha aggiunto: "Spero che si voti e che ci si uniformi poi alla decisione presa". Scontro tra gli azzurri - Tra gli azzurri, partito garantista per eccellenza, le posizioni sono divergenti. Lo spettro delle opinioni spazia tra due poli: quello di Marcello Dell'Utri e quello di Guido Crosetto. Il primo ha spiegato: "Io sono contro l'arresto, in ogni caso, se non c'è un delitto in flagrante, e sono per il voto palese. Perché nascondersi?", ha spiegato con franchezza prima che iniziasse la riunione del Pdl. "So soltanto - ha aggiunto - che hanno chiesto il mio arresto, anni fa alla Camera, con un dibattito schifoso. Sono stato assolto in primo, secondo e terzo grado ma avrei dovuto farmi della galera per il bel gusto dei pm di Palermo". Crosetto, al Contrario, ci va giù duro: "Il senatore Lusi ha ammesso di aver utilizzato soldi del suo partito a scopi personali. Sicuramente non l’ha fatto solo. Questa vicenda ha buttato fango su tutta la politica, in modo generico, ma non ha colpito altri che, come lui, qualcosa sapevano e facevano. E una vicenda scandalosa tutta di sinistra. Eppure cosa riusciamo a fare? A trasformarlo in un caso politico nel quale sembra che il Pdl stia facendo di tutto per cercare il voto segreto e facilitarne il salvataggio. Se qualcuno pensa che sia giusto salvarlo, pensiero legittimo e rispettabile come qualunque altra posizione, lo faccia con voto palese". E' quanto dichiara il deputato del Pdl, Guido Crosetto.