Guai di governo
Indagato per frode fiscale:si dimette Zoppini
Il sottosegretario alla Giustizia del governo Monti, Andrea Zoppini, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Verbania. L'ipotesi di reato contesta? Concorso e frode fiscale e dichiarazioni fraudolenta. Il colmo per il governo dei tecnici che ha dichiarato guerra all'evasione fiscale e che sta soffocando l'Italia con tasse e balzelli: avere un sottosegretario alla Giustizia indagato per frode al fisco e che secondo gli inquirenti avrebbe fatto transitare compensi in nero su conti esteri. A Zoppini è stato notificato un avviso di garanzia e un invito a comparire. Da par suo il sottosegretario si è dimesso e ha dichiarato di avere "massima fiducia nei pm". "Fondi neri su conti esteri" - Secondo l'accusa, Zoppini - un noto avvocato e ordniario di Diritto privato all'Università Roma Tre - avrebbe fornito il suo aiuto ad alcuni imprenditori del novarese per realizzare una frode fiscale a carattere trasnazionale. Per questa sua consulenza, ipotizzano gli inquirenti, avrebbe ottenuto compensi in nero su conti esteri. Da qui sorge l'ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta. Minacce di morte - La decisione di iscrivere Zoppini nel registro degli indagati è stata presa dalla procura piemontese dopo l'esame di documenti extracontabili della società Giacomini, un'importante azienda che produce rubinetti e impianti per il raffreddamento e di cui il sottosegretario sarebbe consulente. I documenti sono stati acquisiti dalle Fiamme Gialle nel corso di una verifica fiscale, nel corso della quale, inoltre, alcuni soci dell'azienda hanno presentato una denuncia per aver ricevuto minacce di morte da soggetti della stessa Giacomini: su questo secondo filone della vicenda indagano i carabinieri. Le dimissioni - "Sono stato raggiunto da una informazione di garanzia - ha spiegato Zoppini - con riguardo a vicende delle quali mi sono occupato professionalmente alcuni anni fa. Ho piena fiducia nell’operato della Magistratura e ritengo di potere chiarire ogni aspetto che mi riguarda. Ritengo però che la situazione che si è creata sia oggettivamente incompatibile con la funzione di sottosegretario al Ministero della Giustizia. Per non pregiudicare, quindi, l’azione del Governo e del Ministro della Giustizia, che ringrazio per la fiducia che mi hanno voluto accordare, ritengo necessario rassegnare le mie dimissioni". Severino: "Piena fiducia" - Il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha subito commentato le dimissioni: "Esprimo la piena fiducia e il mio profondo apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dal prof. Andrea Zoppini in questi mesi di impegno in qualità di sottosegretario". La Severino ha aggiunto: "Ho accolto con dispiacere le sue dimissioni che, nonostante le mie insistenze, il prof. Zoppini ha ritenuto di dover confermare. Comprendo la sua esigenza di poter così far valere pienamente le proprie ragioni nella sede appropriata".