Contro Monti
La rivolta dei sindaci anti-ImuLega: disobbedienza fiscale
La nuova tassa sulla casa finisce nel mirino dei sindaci. Soprattutto della Lega, ma l'opposizione fiscale sta diventando trasversale. Oggi, lunedì 30 aprile, 500 sindaci saranno in provincia di Bergamo per il Lega unita Day. Alcuni di questi primi cittadini hanno già disdetto il contratto con Equitalia, ma l'appello di Bobo Maroni si rivolge a tutti i sindaci d'Italia: «Assumete in proprio la riscossione. Promuoviamo insieme la disobbedienza civile e l’opposizione fiscale da parte dei cittadini, con l’aiuto dei sindaci per non metterli nei pasticci: saranno gli amministratori a dare copertura a chi aderirà». Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è fortemente contrario all'aumento della tassa anche se non condivide la disobbedienza civile. Al Corriere della Sera ha detto: " Rescindere il contratto con Equitalia è «un’iniziativa da studiare", ma per Milano organizzarsi in proprio sarebbe complesso: «Cominciate voi piccoli Comuni, avete meno problemi a farlo», ha concluso Pisapia. Anche Marta Vincenzi, il sindaco di Genova. «Sono sempre stata e resto contraria a nuove tasse. A Genova non c’è l’aumento dell’Imu sulla prima casa dal 4 al 5 per mille, non l’ho mai voluto. Invito i candidati sindaci a un’azione di disobbedienza civile». E l'esercito dei sindaci anti-Imu è sempre più numeroso: da Nord a Sud i primi cittadini che protestano sono centinaia. L'Associazione nazionale dei Comuni italiani ufficialmente non approva la disobbedienza ciuvile, anche se il presidente Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, spiega che la tassa, così com'è stata concepita non è altro che una patrimoniale mascherata. E per il 24 maggio annuncia una giornata di mobilitazione a Venezia: "I cittadini devono sapere che de tempo denunicamo questa gravissima situazione su tutte le sedi istituzionali senza che le autorità governative ne traggano le necessarie conseguenze"