Crocetta

Il candidato gay promette:"Non farò più sessose divento governatore"

Nicoletta Orlandi Posti

  Il candidato gay del Pd fa voto di castità. Ma solo se riesce a vincere le elezioni e diventare presidente della Regione Sicilia. In piena campagna elettorale Rosario Crocetta ha fatto la sua promessa: "Dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l'età per certe scorribande", ha detto durante l'ultima puntata di KlausCondicio. Un'intervista che ha permesso al candidato democratico anche di sparare a zero contro il Cav. "Certamente - ha continuato Crocetta- non farò la fine di Silvio Berlusconi, che si è consumato sia per la sua incapacità politica che per le donne, diciamo la verità, pur avendo più anni di me. Direi che l'ex premier ha rappresentato uno degli esempi di peggior politica in assoluto: ha sacrificato in nome del gossip il proprio impegno politico, facendo intendere una sua considerazione sotto zero dell'universo femminile, e su questo tema invito a riflettere le stesse donne del Pdl". Secondo Crocetta, omosessualite dichiarato, "la sessualità, sia etero che omo portata agli estremi, crea effetti di sovraesposizione. Quando si hanno ruoli pubblici si deve essere molto prudenti e molto casti. Quando ero sindaco di Gela mi chiedevano spesso se avessi un compagno o una storia, e io rispondevo: 'Niente sesso, siamo sindaci'. Figuriamoci se dovessi diventare presidente. Meno male che in questo mi aiuta il fatto che ho una età e il tempo della passioni è finito. Ora - conclude l'eurodeputato del Pd - mi piace leggere salmi e i grandi poeti sufi. Berlusconi è stato in sintonia con gli italiani, ha cercato di interpretarne una rivolta contro la politica e poi ha tradito se stesso, e, cosa più grave, ha tradito gli italiani, finendo per rimbarcare un bel po' di riciclati».