Dinapoli
Rimosso il pm di BrindisiFa lo show, ma non trova nulla
Il procuratore di Brindisi Marco Dinapoli è stato definitivamente sollevato dall'incarico. A trovare i responsabili dell'attentato all'Istituto Morvillo Falcone dove ha perso la vita Melissa Bossi sarà Cataldo Motta della Dda di Lecce che ha subito cambiato il reato ipotizzato da "strage" a "strage aggravata dalla finalità di terrorismo" (articolo 270 sexies del codice penale). La figuraccia sul 47enne sospettato che torna a casa dopo un giorno di interrogatori, la conferenza stampa durante la quale Dinapoli aveva parlato di gesto isolato e aveva rivelato l'esistenza di un video sarebbero stati fondamentali per la decisione di togliergli le indagini. Motta non ha gradito lo show messo in atto dal procuratore di Brindisi: arrivato in città poco dopo la conclusione della conferenza stampa di Dinapoli, Motta ha precisato che: "nessuna pista si può escludere"; "non siamo in condizioni di dire che è un gesto di un folle". E quando i cronisti gli hanno fatto notare che era stato Dinapoli ad annunciare la svolta in una conferenza stampa, parlando del video, Motta ha risposto secco: "non l’ho fatta io la conferenza stampa. Se c’è questo video allora perché‚ non lo prendiamo?". E Dinapoli c'è andato a prenderlo, ma poi è stato costretto a rimandare a casa l'uomo. Adesso il capo della Dna Pietro Grasso ha passato tutto nelle mani di Cataldo Motta ai vertici della direzione distrettuale Antimafia che ha competenze sia sulla criminalità organizzata che sul terrorismo. Il che vuol dire che la pista mafiosa non è stata affatto abbandonata. Alla Dda leccese sarà aggregato comunque un pm di Brindisi: ma non sarà Dinapoli, bensì Milto Stefano De Nozza.