Facci: l'addio di Gasparri
Ora: già il periodo è difficile, sparare contro i partiti viceversa è facilissimo, e la crisi eccetera, l’antipolitica eccetera. Maurizio Gasparri, poi, in questo periodo ha pure recuperato una certa efficacia a dispetto di certa sua passata ridondanza, per cui metterlo in mezzo dispiace due volte. Però ecco, potrebbe fare più attenzione. Si apprende dal sito Wittgenstein, infatti, che Gasparri l’altro giorno era a La Spezia (a sostenere la candidatura di Fiammetta Chiarandini) e che a un certo punto ha fatto questa dichiarazione riportata dall’Ansa: «Vogliamo dire basta a quelle persone che hanno iniziato a fare politica quando il nostro segretario Angelino Alfano faceva le scuole elementari, e che ancora oggi si ergono a simboli del rinnovamento politico». Benissimo, però facciamo due conti. Il segretario Pdl Angelino Alfano è nato nel 1970 e perciò ha fatto le elementari tra il 1976 e il 1981, si presume. Gasparri, invece, è nato nel 1956 e questo si legge sulla sua biografia pubblicata su Wikipedia: «Negli anni Settanta diviene segretario provinciale del Fronte della Gioventù (Msi). Gianfranco Fini nel 1979 lo vuole come suo vice». Mentre Alfano era in quarta elementare. Capito? Gasparri si è detto basta da solo. E però noi non siamo d’accordo. C’è ancora bisogno di lui. di Filippo Facci