Esami per l'Avvocatura dello Stato,la Celere per evitare il linciaggioLa testimonianza di una candidata
"All'uscita ho visto piangere una madre: la figlia tornava a casa da perdente, dopo giornate passate a studiare, notti insonni, e tanti soldi spesi per codici intonsi da consegnare il giorno prima del concorso
Cosa mai potrà importare al pater familias che giorno 12 giugno alle ore 8.30 a.m. più di mille avvocati e dottori si siano recare all'Hotel Ergife di Roma entrandone speranzosi ed uscendone avviliti, stressati, e nichiliti? Forse interesserà a quella madre che, con i miei occhi ho visto piangere all'uscita mentre aspettava la figlia per tornare a casa da perdente, dopo giornate passate a studiare, notti insonni , pasti saltati e tanti soldi spesi per riviste giuridiche, corsi di preparazione e soprattutto codici intonsi da consegnare il giorno prima del concorso... Eh già, codici nuovi di stampa senza commenti giurisprudenziali o dottrinali e segni distintivi o appunti: così dovevano essere quei codici introdotti nelle sale dell'ergife dove si è tenuto il concorso per 3 posti a procuratore dell' Avvocatura dello Stato. Eppure le cose non sono andate così e tra i codici ve ne era qualcuno commentato (ed in quanto tale inammissibile) con tanto di timbro dell'Avvocatura. Ma non finisce qui… Andiamo per gradi nella ricostruzione della vicenda affinché la mancanza di idonei e veri commenti sul caso possa esser supplito da questa testimonianza diretta: Entrati alle 8.30 senza controllo alcuno (borse introdotte in aula) anzi per la precisione i controlli avvenivano sulla base della sola fiducia. "Avete solo viveri"?! " ah ok, entrate!". Alle 11 a.m. circa hanno proceduto ad un appello nominale di circa 1000 persone -totalmente inutile visto che eravamo stati identificati con firma e carta identità all'ingresso. Dopo l'appello hanno estratto la materia senza mostrare il contenuto delle altre due buste ... quale traccia è uscita?! Palese...Quella di civile e procedura civile! (Visto che giorni addietro l'avvocatura l'aveva comunicato telefonicamente ad alcune candidate le quali guarda caso avevano solo il codice civile e di procedura!) Estratta "regolarmente" la materia l'annuncio è stato: "Gli ultimi avvertimenti prima dell'inizio: Avete ancora meno di un'ora di tempo per liberarvi dei vostri cellulari e per andate in bagno mentre la commissione si riunisce per scrivere le tre tracce...! Domanda retorica: i cellulari quindi potevano entrare!?! Alle 2 ancora niente e alle proteste della gente esasperata e borbottante la commissione faceva finta di niente. La situazione è presto degenerata anche perchè non esistevano le buste per la consegna dei compiti e la traccia è stata dettata "mooolto" rapidamente cercando di sovrastare le urla dei candidati sconvolti alla vista di codici commentati e fogli di protocollo già scritti! Urla: buffoni! Prima di intonare l'inno di Mameli per non consentire l'inutile proseguo di una farsa. Il codice trovato sui banchi e portato alla commissione era un codice di civile commentato con giurisprudenza (regolarmente timbrato) ma il presidente di commissione continuava a sostenere che non ci fosse alcun motivo per annullare il concorso... Anzi, ha chiamato la polizia antisommossa che ha circondato il tavolo della presidenza, e trainato a forza le ragazze concorrenti che protestavano chiedendo l'annullamento. In seguito sono arrivati anche i carabinieri, ci sono stati i cori contro la commissione, di nuovo altre persone percosse, senza che nessuno le tutelasse... Il presidente continuava a dettare la traccia a quei (ormai pochi) candidati disposti a scriverla copiando a destra e manca. La cosa più triste è che tra i tanti candidati che si sono radunati a gruppetti atorno ai banchi c'era chi, collaborando, cercava di risolvere la traccia perchè ancora ci credeva a quel concorso! Le ore 16 della death line concorsuale si avvicinavano e la situazione degenerava sempre più finchè il presidente non in grado di controllare la situazione è stato costretto a seguito dell'intervento dell'Avvocato Generale ad annullare definitivamente il tutto e l'ha fatto solo quando un ragazzo è stato aggredito sotto i suoi occhi, e dieci candidati si sono lanciati a proteggerlo (con conseguente intervento dei carabinieri). Insomma una giornata di pura follia italiana, tra schiamazzi, risate, urla, canti e anche gente che piangeva... Eh già, c'era anche gente che ci credeva ma questa è un'altra storia. Ecco, credo sia bastato riportare una pagina del mio diario del 12 giugno 2012 per rendere l'idea ma non credo possan bastare neanche le urla e l'indignazione di dieci, cento mille uomini per colmare il vuoto creato dalla mia attuale crisi esistenziale di valori, in quest'Italia sempre più marcia. Ma in fondo "Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola" diceva un tale Giovanni Falcone… di Flavia, 26 anni, siciliana