Allarme terrorismo
Minacce degli informali al presidente Equitalia"Ogni suicidio per crisi sarà vendicato con la morte"
Un'accozzaglia di documenti già scritti in precedenza. Così hanno definito gli investigatori la lettera arrivata questa mattina nella redazione centrale del quotidiano Calabria Ora. Una lettera poco credibile, tanto che secondo gli inquirenti potrebbe essere falsa e opera di un mitomane. La firma è quella di Federazione anarchci informali, nucleo Olga, la stessa che ha rivendicato l'attentato al manager dell'Ansaldo, Roberto Adinolfi. Tre fogli in cui gli informali minacciano il presidente di Equitalia Sud Antonio Mastrapasqua, ma non solo. Nel mirino, infatti, c'è anche il premier Mario Monti, che gli anarchici definiscono "uno dei 7 rimasti" da colpire. La lettera - "Fai Calabria - si legge nella lettera - avvisa che Equitalia Sud sarà oggetto di attenzione nella persona del suo presidente, becero uomo d’affari e servitore del potere economico". Gli informali proseguono: "La riscossione in Italia è divenuta una ruberia al popolo che sarà segnata con il marchio della vita, ma questa volta vi avvisiamo prima, una serie di provvedimenti contro il popolo sono stati la causa del fallimento sociale e ci ha 'obbligati' a militare sul campo di battaglia". "La Signora, ministro Cancellieri, ha detto che se si attacca Equitalia è come attaccare lo Stato, quindi attaccheremo lo Stato anche attraverso Equitalia fin quando lo Stato non cambierà marcia a tutela il Popolo, gli Operai e le Imprese”. Sucidi - Ogni altro suicidio per la crisi "è ritenuto un omicidio di Stato" e sarà "punito con il marchio della vita sino ad elevare il livello a ricordo della vita", scrive ancora il nucleo Olga. I terroristi nel testo scrivono che lo Stato potrebbe "modificare il Durc facendolo divenire strumento di compensazione tra Stato e Imprese che si vedono fallite proprio perché tale documento, il Durc, non è più regolare per forza di cose, potrebbe anche eliminare tale documento in blocco". Conto Monti - Poi, come detto, l'avvertimento degli informali a Monti. "Diciamo a Monti che lui è uno dei 7 rimasti e che il Popolo non ha nessun interesse a rimanere in Europa, a salvare le banche, a saldare i conti di uno Stato che ha sperperato per conto proprio, nessun interesse ad acquistare aerei a propulsione nucleare, ad avere Maserati blindate, nessun interesse a pareggiare un bilancio di chi dopo 60 mesi va in pensione milionaria, il Popolo ci ha dato mandato e sacrificheremo anche le nostre vite per la causa giusta". La missiva termina con la frase "Lunga vita alla cospirazione delle cellule di fuoco, lunga vita alla Fai/Fri, viva l’anarchia".