Amici a quattro zampe

In viaggio con il proprio micioEcco come passare vacanze tranquille

Nicoletta Orlandi Posti

Le belle giornate sono arrivate, le vacanze sono alle porte.  E arriva anche un vademecum per viaggiare con gli amici a quattro zampe  in tutta serenità.  Innanzitutto, i documenti di viaggio. E’ importante verificare lo stato vaccinale dell’animale consultando il libretto: se i richiami non sono ancora stati effettuati, bisogna recarsi dal proprio veterinario per eseguirli. La raccomandazione è che il vaccino sia sempre senza adiuvanti.  La Rabbia è ricomparsa recentemente nel nord-est: è importante dunque che anche i felini che si recano o attraversano queste aree siano vaccinati contro questa pericolosa malattia. Se ci si reca all’estero, è necessario avere il Pet Passport: l’animale deve essere identificato (microchip) e la vaccinazione antirabbica è sempre obbligatoria. Fondamentale in questo caso verificare preventivamente le specifiche richieste sanitarie della Nazione dove ci si reca.  In vacanza, forse ancor più che durante il resto dell’anno, è importante proteggere il gatto dai parassiti esterni (pulci e zecche) e dalla Filariosi Cardiopolmonare, a maggior ragione se ci si reca in zone a elevata pressione parassitaria. Può essere infine consigliabile una polizza di responsabilità civile per eventuali danni causati dall’animale.  Per ricordare ai padroni le regolari scadenze per i trattamenti contro pulci e zecche e della prevenzione della Filariosi e i richiami vaccinali annuali è attivo il servizio promemoria, gratuito, via sms o via mail registrandosi al sito www.frontlinecombo.it.   In secondo luogo, il bagaglio. Cosa non deve mancare? Il libretto di vaccinazione e Pet Passport per chi si reca all’estero, il numero di telefono del proprio Veterinario di fiducia, un trasportino con coperta, la targhetta, i trattamenti antiparassitari e, infine, garze, disinfettante e salviettine per la pulizia di occhi e orecchi. Indispensabili, ovviamente, una scorta di cibo preferito e una ciotola d’acqua.  Se il viaggio è in auto. Applicare tendine parasole per evitare la luce diretta del sole e, se non si dispone di aria condizionata, evitare di viaggiare nelle ore più calde. Mai lasciare l’animale in auto da solo.  Evitare di farlo mangiare subito prima della partenza: a stomaco pieno è maggiore il rischio di mal d’auto, ma anche un eccesso di liquidi nello stomaco può favorire il vomito. Tenere sempre il gatto nel trasportino:  va  sistemato in un posto sicuro in modo che una frenata improvvisa non crei problemi, magari fissandolo con la cintura di sicurezza al sedile. Per tutta la durata del viaggio, l’auto deve essere areata per evitare colpi di calore, ma naturalmente non bisogna cadere nel rischio opposto di colpi d’aria.  Se per l’animale si tratta del primo viaggio di una certa lunghezza, è utile effettuare brevi “viaggi-prova”. Iniziare facendogli ‘conoscere’ l’interno dell’auto rimanendo fermi e tenendolo chiuso nel trasportino dove avremo messo la sua coperta preferita. Coprire il trasportino con un panno -sarà considerato come un riparo dal mondo esterno- e attrezzarlo con i suoi giochi abituali.   In treno. Il gatto deve sempre viaggiare nel suo trasportino e generalmente il trasporto è gratuito. Restrizioni e diverse modalità di trasporto sono previste a seconda del tipo di treno che si prende: è, dunque, sempre opportuno informarsi preventivamente. In aereo.  Quasi tutte le compagnie consentono il trasporto di animali, ma ognuna  stabilisce la tipologia di trasportino  e il numero di animali accettati. E’ importante, inoltre, controllare se il volo prevede scali in Paesi di transito sia perché i trasferimenti possono comportare rischi per gli animali – come ad esempio la rottura delle gabbiette- sia perché l’animale può essere bloccato per eventuali controlli sanitari o addirittura il fermo della quarantena.  Infine, in nave.  Sui traghetti i gatti sono ammessi nell’apposito trasportino. Alcune compagnie richiedono il certificato di buona salute del veterinario e, talvolta, la vaccinazione antirabbica. Anche in questo caso è consigliabile una verifica preventiva con la compagnia di navigazione prescelta.