Lo sfogo a La Zanzara

Carlo Taormina perde le staffe dopo Juventus-Roma: "Ci vorrebbe il mitra..."

michele deroma

L'abbiamo conosciuto nelle vesti di avvocato: diversi i casi celebri da lui seguiti, a partire da quello di Cogne, con la difesa ad Annamaria Franzoni. Ieri, lunedì 6 ottobre, nel programma di Radio 24 La Zanzara, Carlo Taormina ha perso le staffe, e come un novello Umberto Bossi ha affermato di voler "usare il mitra". Parole roboanti, perché riferite all'arbitro Gianluca Rocchi e ai responsabili di quanto successo domenica sera sul terreno di gioco dello Juventus Stadium di Torino, durante la partita tanto discussa tra Juventus e Roma. Taormina, che non ha mai nascosto la sua fede giallorossa, protagonista di un vivace diverbio con Giuseppe Cruciani, ha sparato a zero (solo metaforicamente, per ora) sul calcio italiano e sulla Juventus. "I soliti vantaggi" - "Il colmo è stato superato da molto tempo: la Roma dovrebbe lasciare il campionato, e Rocchi va cacciato dal mondo arbitrale. Ci vuole una reazione forte: uno sciopero o un'altra iniziativa: mi piacerebbe se la Roma se ne andasse dal campionato. La Juventus è una squadra che ha compiuto molte irregolarità, già accertate in maniera giudiziaria, e con Conte ha avuto i suoi soliti vantaggi da parte degli arbitri: ora, nello scontro diretto - tuona l'avvocato -, vince con tre gol irregolari. E' ora di prendere un mitra, uno di quelli ideali ovviamente. Poi ci lamentiamo di cosa può succedere negli stadi! In tribuna, domenica sera, c'erano i poteri forti, persone tutte vestite di nero: l'importante, per loro, è che la Juventus sia là, in testa alla classifica. Chi permette che il calcio vada in questa direzione, va arrestato. Il calcio e la politica - Taormina è favorevole anche all'ingresso del calcio nel Parlamento. Si deve costituire l'ipotesi di reato: ci vuole una norma, spiega, che preveda che, in situazioni del genere, si possa coinvolgere la magistratura. "E' una frode sportiva: Rocchi è da denunciare. Ma noi non sappiamo agire nel modo giusto, e quindi teniamoci questa irregolarità. Milioni e milioni di euro circolano, ci sono aziende quotate in Borsa. I tre gol regalati sono frutto di un'intesa tra la squadra e l'arbitro. Dobbiamo tenere presente che da questi episodi nascono le violenze negli stadi, conclude Taormina".