Si selfie chi può
I selfie più estremi: con il cadavere, dopo l'accoltellamento, quello scattato prima di morire
La selfie mania non si ferma davanti a niente e nessuno, nemmeno di fronte ad una tragedia scampata o ad un cadavere. Nel primo caso i protagonisti, fieri di essere sopravvissuti ad una rapina o ad una qualsiasi disgrazia, sentono l'esigenza di immortalarsi con espressioni soddisfatte per testimoniare la loro vittoria. Ci sono poi i casi dei selfie maledetti, l'ultima foto prima della morte, causata, neanche a dirlo, dall'autoscatto. Insomma, è sempre un buon momento per un autoscatto. Il selfie macabro - Una coppia di fidanzati stavano trascorrendo uno dei loro soliti pomeriggi con alcol e droga ma Dannis Meyer non è riuscito a sopportare quel mix letale ed è morto di overdose. Avevano deciso di iniettarsi nelle vene un farmaco utilizzato come antidolorifero, il Dilaudid, dopo poco però l’euforia aveva lasciato il posto ad un lento malessere e il giovane si era sdraiato in auto e piano piano aveva smesso di respirare. La ragazza, Chelsie Berry di 24 anni, spaventata dall’accaduto aveva quindi deciso di chiamare sul telefonino un amico per avere soccorso. Entrambi drogati, i due, temendo di venire accusati per la morte dell'amico, anzichè chiamare un medico, hanno preferito comprare alcol e vagare tutta la notte con il cadavere di Dannis in macchina. Quando poi hanno iniziato a sentire cattivo odore, si sono fermati e hanno abbandonato il corpo, prima però hanno pensato fosse il caso di scattarsi un selfie e di postarlo su Facebook. Inutile dire che il gesto di cattivo gusto li ha incastrati e due sono stati arrestati per omicidio colposo e occultamento di cadavere. Tra l'altro, l'autopsia ha rivelato che Dannis sarebbe morto lentamente, quindi, se gli amici si fossero rivolti ad un ospedale, probabilmente il ragazzo sarebbe ancora vivo. Il selfie maledetto - Un uomo e una donna polacchi sono morti cadendo da una scogliera, in Portogallo, mentre tentavano di scattarsi un selfie. Testimoni dell'accaduto i due figli della coppia. I due avrebbero oltrepassato la barriera di sicurezza per sporgersi sulla scogliera per immortalarsi nel selfie perfetto. Non sono i primi a perdere la vita per colpa di un selfie, prima di loro anche un'italiana, Isabella Fracchiolla, 16enne morta scivolando da una scogliera a Taranto per lo stesso motivo. Il selfie della sopravvissuta - L'infermiera inglese Naomie Greenslade stava tornando a casa dopo aver passato la serata in un locale di Marrakesh, quando un uomo ha tentato di rubarle la borsa. La ragazza si è opposta con forza e il rapinatore l'ha accoltellata ferendole ad una coscia. Naomie, che si trovava in Marocco come volontaria, è stata subito trasportata in ospedale, ma prima, ha deciso di farsi immortalare in un autoscatto dagli amici che l'hanno soccorsa.