Occidente nel mirino
Jihad, allarme attentati in Inghilterra. Il premier David Cameron: "Minacce molto elevate"
L'Inghilterra ritorna a essere circondata da una nube di incertezza e paura per lo spettro di possibili attacchi terroristici islamici. Non è un caso, infatti, che nella conferenza stampa di oggi, venerdì 29 agosto, la parola chiave utilizzata dal premier David Cameron di fronte ai cittadini inglesi è stata: "Minaccia elevata". La minaccia dell'Isis - "L'Isis rappresenta la più grande e profonda minaccia mai conosciuta sino ad ora alla nostra sicurezza", ha riferito il premier britannico. Il tono di voce si appesantisce quando riferisce che "i servizi di intelligence sospettano che almeno 500 inglesi si siano convertiti alla fede dell'Isis dirigendosi in Siria e Iraq". L'idea che un'organizzazione che mira a espandersi sempre di più, istituendo, o meglio, restaurando un Califfato islamico spaventa, e porta agli Stati dell'Unione europea a trovare urgentemente misure precauzionali. Ma Cameron ha cercato di non appesantire troppo l'atmosfera, incupendola più di quanto già lo sia: ha fatto perciò sapere che applicherà "pronte misure per bloccare gli estremisti all'ingresso dell'Inghilterra ritirando anche nei casi sospetti i passaporti per impedire l'ingresso". "L'Isis appare ai nostri occhi la minaccia più potente contro cui ci troviamo a combattere, dobbiamo difenderci da una organizzazione terroristica, perché storpia il valore della religione musulmana, che non ha niente a che vedere con "la velenosa ideologia dell'estremismo islamico".