Siluri per la Merkel
Germania, cala la fiducia nelle imprese: per Berlino lo spettro della recessione
Un brutto colpo per la Germania, un brutto colpo per Angela Merkel. Ad agosto si registra un nuovo calo per l'Ifo, l'indicatore che misura la fiducia delle imprese tedesche, sceso per la quarta volta consecutiva a 106,3 punti rispetto i 108 punti del mese di luglio. La discesa è stata superiore alle previsioni degli analisti, che stando a quanto riferisce l'agenzia Bloomberg collocavano l'indice a 107 punti. In calo anche l'indice che misura la situazione corrente, pari ad agosto a 111,1 punti rispetto ai 112,9 di luglio. Lo spettro della recessione - La Germania, ora, teme la recessione. Secondo gli economisti il peggioramento del quadro è dovuto alle preoccupazioni legate alla crisi in Ucraina e all'impatto delle sanzioni contro la Russia, che coinvolge le imprese tedesche. A preoccupare, soprattutto, il fatto che nell'Europa unita che ancora non è uscita dalla crisi, i segnali di cedimento arrivino dalla locomotiva tedesca: da qualche tempo, Berlino, sembra essersi trasformata da possibile salvezza per il Vecchio Continente a parte integrante del problema. Le prime avvisaglie - Il rallentamento economico tedesco era emerso in maniera lampante a metà agosto. Per la prima volta dopo due anni, secondo quanto rilevato dai dati di metà mese, il Pil della Germania è passato in negativo, calando dello 0,2% nel secondo trimestre 2014 rispetto al trimestre precedente. Il dato è stato ancor peggior rispetto alle aspettative. Già prima delle diffusione di questi ultimi dati, avvisaglie negative erano arrivate dall'indice Zew, che in modo simile a quanto fa l'Ifo calcola la fiducia delle imprese.