La polemica

M5s, Di Stefano: "Serve rispetto per capire l'Isis"

Ignazio Stagno

"Fenomeni radicali come quelli dell’Isis in Iraq sarebbero da approfondire con calma e con rispetto“. “Quale rispetto scusi?”. “Rispetto delle cause che sono dietro la situazione attuale”. Questo lo scambio di battute tra il capogruppo M5S alla commissione Esteri alla Camera, Manlio Di Stefano, e Francesco Grignetti de La Stampa che l’ha intervistato. Di Stefano spiega: “Noi siamo contro ogni intervento armato in Iraq. Anche indiretto. Noi restiamo pacifisti senza se e senza ma. Noi occidentali abbiamo dato per scontato che la nostra fosse l’unica democrazia possibile. Affrontare le cause con rispetto significa interrogarsi se non ci siano altre forme di governo e di democrazia che vanno bene per i posti dove sono”. Ma la posizione di Di Stefano nei confronti dell’Iraq va oltre il cercare di capire l’Isis. Quando Grignetti gli fa notare che la gente muore e c’è il rischio di un genocidio lui attacca gli Stati Uniti e spiega che la guerra in Iraq l’abbiamo "provocata noi": "Oggi è facile parlare di intervenire. Ma guai a dimenticare che lì abbiamo portato noi l’instabilità politica. Tra l’altro l’Italia fu complice di quella guerra".