Crisi non stop

Confcommercio: a maggio consumi ancora giù

Matteo Legnani

Consumi ancora in calo a maggio. L’indicatore Confcommercio (Icc) segnala una diminuzione dello 0,7% su base tendenziale e dello 0,3% su base congiunturale. Un dato che, unito al contenuto regresso della media mobile a tre mesi corretta dai fattori stagionali, osserva l’ufficio studi della confederazione, "evidenzia come le misure di alleggerimento del carico fiscale attuate fino ad oggi appaiano insufficienti a ridare slancio alla domanda delle famiglie che stenta ancora ad avviarsi su un reale sentiero di crescita". Tradotto: il bonus di 80 euro, finora, non è servito a nulla. La dinamica tendenziale dell’Icc di maggio riflette una lieve crescita dello 0,7% della domanda relativa ai servizi e un calo significativo dell’1,3% della spesa per i beni. Una riduzione particolarmente significativa ha interessato i beni ed i servizi per la mobilità. Contrazioni dei consumi si sono registrate anche per l’abbigliamento e le calzature (-1,9%), per i beni e servizi per la casa (-1,6%), per gli alimentari, bevande e tabacchi (-1,2%). In leggero calo è risultata anche la spesa per i beni e servizi per la cura della persona (-0,8%).