Dopo-Naapolitano

Berlusconi: riforme in cambio della grazia

Matteo Legnani

La strategia, secondo quanto scrive il sito huffingtonpost.it, è la seguente: lasciare che al Senato monti la fronda contro la grande riforma di Renzi. E tanto meglio se il blitz di Toti e verdini per blindare l'accordo del nazareno e garantirne un tranquillo passaggio parlamentare , fallisce, al punto che sarà necessaria una riunione dei gruppi con Berlusconi, martedì, per mettere un po’ d’ordine. Perchè l'obiettivo di Berlusconi è "alzare la posta" in vista della trattativa vera. Che riguarda la giustizia, con l’Appello di Ruby previsto per il 18 luglio: il processo più temuto, nel quale sul capo di Berlusconi pende una condanna a sette anni in primo grado. Entro Natale c’è la Cassazione e in caso di condanna l’ex premier perderebbe i benefici dell’indulto. Addio Cesano Boscone, per lui si spalancherebbero le porte dei domiciliari. Il grande scambio che vuole Berlusconi è riscrivere la costituzione assieme al premier per ottenere una misura di clemenza non da Giorgio Napolitano, ma dal prossimo capo dello Stato, del quale Berlusconi sarebbe un “grande elettore” per garantirsi m(nei suoi piani) un provvedimento di clemenza, indulto o grazia che sia.Tutto, sì, complicato e pieno di incognite. Ma anche l'unica via possibile di fronte a un calendario giudiziario che nei prossimi mesi assomiglia a un girone dell’inferno con l'Appello di Ruby, il Ruby ter, lo scandalo Escort a Bari.