PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI

Ventricolo destro, bloccatala stimolazione non necessaria

Maria Rita Montebelli

Buone notizie per i tantissimi pazienti portatori di pacemaker, un esercito che nella sola Europa si arricchisce ogni anno di oltre mezzo milione di ‘soldati’: un nuovo algoritmo messo a punto da Sorin, società multinazionale leader nel trattamento delle patologie cardiovascolari, minimizza la stimolazione ventricolare destra, riducendo gli eventi di scompenso cardiaco, morte e ospedalizzazione. La conferma viene dai risultati dello studio clinico ANSWER presentati alla sessione scientifica 2014 del congresso mondiale di elettrofisiologia cardiaca tenutosi a Nizza, dal Dr. Martin Stockburger, Charité University Hospital Berlin, Germany. Precedenti studi avevano dimostrato che la stimolazione non necessaria del ventricolo destro (Vp) ha un effetto dannoso sulla funzione emodinamica del cuore dei pazienti portatori di pacemaker. Lo studio ANSWER - multicentrico, internazionale, controllato e randomizzato con un follow-up di tre anni che ha incluso 44 centri europei in 7 nazioni - ha valutato se la minimizzazione della stimolazione ventricolare per mezzo dell’algoritmo SafeR migliori i risultati clinici nei pazienti portatori di pacemaker a doppia camera, affetti da malattia del nodo del seno (MNS) o da blocco atrio-ventricolare (BAV). I risultati dello studio. La percentuale di stimolazione ventricolare al controllo annuale, il primo degli endpoint primari dello studio, è stata ridotta significativamente con la modalità SafeR rispetto alla modalità convenzionale DDD (4,8% vs 95,4%, p0,001). Questa diminuzione è stata conservata dopo tre anni (11,5% vs. 93,6%, p0,001). SafeR ha ridotto significativamente la stimolazione ventricolare nei pazienti affetti da malattia del nodo del seno come in quelli affetti da blocco atrio-ventricolare senza generare eventi avversi addizionali. Il secondo degli endpoint primari, il numero complessivo di pazienti ricoverati per fibrillazione atriale (FA) e/o scompenso cardiaco (SC), non è stato significativamente differente tra i due gruppi (p=0,33). Tuttavia , lo studio ANSWER ha mostrato una riduzione significativa degli eventi di scompenso cardiaco: il modo SafeR offre una riduzione del 51% nel rischio relativo di morte cardiaca o ospedalizzazione per scompenso cardiaco (p=0,02). Un mese dopo l’arruolamento, i 650 pazienti coinvolti sono stati randomizzati o in modalità SafeR (n=314) o nella modalità convenzionale DDD (n=318) (ovvero senza minimizzazione della stimolazione ventricolare) per un periodo di 3 anni. Il parere degli esperti. “Come investigatore principale dello studio ANSWER, sono molto soddisfatto dei risultati sul lungo periodo che mostrano come SafeR riduca il rischio di ospedalizzazione per scompenso cardiaco e morte cardiaca. Questo risultato è importante per i singoli pazienti e ha il potenziale per offrire benefici anche in termini finanziari per il sistema sanitario” ha commentato il Dr. Stockburger. “Sorin Group ha una lunga tradizione nello sviluppo di tecnologie che mirano al miglioramento dei risultati per i pazienti. Nella nostra ultima generazione di pacemaker KORA™ 100, SafeR è parte di un insieme di funzioni progettate per gestire proattivamente le co-morbidità cardiovascolari. Lo studio ANSWER conferma che l’impareggiabile riduzione della stimolazione ventricolare destra porta a migliori risultati per i pazienti” ha detto Stefano Di Lullo, Sorin Group, presidente della divisione CRM.