Editoriale di fuoco

Giuliano Ferrara: "Quella dei magistrati contro Berlusconi è una vendetta di schiavi frustrati"

Andrea Tempestini

Dopo il battibecco in aula a Napoli, dopo la minaccia di una incriminazione per "oltraggio alla corte", dopo l'altra minaccia, ossia la possibile revoca dei servizi sociali. Dopo tutto questo, se possibile, la misura è ancor più colma. E Giuliano Ferrara carica a testa bassa. Un editoriale di fuoco, durissimo, sulla prima pagina de Il Foglio. Nel mirino ci finiscono le toghe. "Incontrollata, incontrollabile, irresponsabile, impunita: sono quattro definizioni connotative della magistratura italiana che potrebbero costare a Berlusconi la libertà personale". Scrive l'Elefantino: "Non sono insulti". E dunque, sull'autonomia relativa delle toghe, ricorda come "sia diventata assoluta dopo la modifica dell'articolo 68 della Costituzione". Ferrara punta il dito contro "l'irresponsabilità dei magistrati, vincitori di un concorso ma non eletti, dunque non revocabili". Il direttore ripete: "Potere incontrollato, incontrollabile e irresponsabile" che gode di una sostanziale "immunità". "Schiavi frustrati" - La loro minaccia? "Chiudere la bocca a Berlusconi, immobilizzarlo, isolarlo e impedirgli di guidare la parte d'Italia che si riconosce in lui". Dunque Ferrara si lancia in un parallelismo tra la caduta del Duce e le difficoltà del Berlusconi di oggi. Si passa per Piazzale Loreto, e l'Elefantino ricorda: "Con l'aggravante che questa (quella contro Berlusconi, ndr) non è la vendetta dei vincitori, ché il vincitore è un giovanotto estraneo a questa logica di arcaismo belluino, bensì la rivalsa dei vinti, di chi non ce l'ha mai fatta a battere con mezzi politici l'outsider venuto dal nord, l'uomo rodomontesco ma di buone maniere che l'Italia ha amato nonostante tutto". Le toghe, per Ferrara, "cercano con ogni mezzo di provocarlo e di umiliarlo e di affossarlo oltre il già fatto". L'attacco sale ancora di intensità: "Perché sono nevrotici, anzi isterici, una banda di frustrati travestiti da gentiluomini in gara per tutelare la legge. E' anche un avvertimento mafioso alla nuova generazione politica che ha cercato di emulare Berlusconi, anche a sinistra, e di competere con lui, non di ammazzarlo in effigie. Uno spettacolo disgustoso", conclude Ferrara. E se ancora non fosse chiaro ciò che pensa Ferrara della magistratura basta dare un'occhiata al titolo dell'editoriale: "Una vendetta di schiavi frustrati, la persecuzione di Berlusconi".