PREVISIONI SBALLATE
Noi sondaggisti collezioniamo flop perché ci fidiamo di campioni sbagliati
Anche questa volta, come dopo ogni elezione, si torna a commentare i flop dei sondaggi. Tra i casi più clamorosi, quelli del 2006 quando Silvio Berlusconi, dato per spacciato contro Romano Prodi, alla fine "pareggiò", e delle scorse politiche quando tutti i sondaggisti avevano sottovalutato il Movimento 5 Stelle e sopravvalutato il Partito democratico e la sua coalizione. Questa volta è successo l’inverso, Matteo Renzi è andato molto meglio di quanto si potesse immaginare e Beppe Grillo peggio del previsto. Succede ad ogni tornata elettorale ed ogni volta si dice che i sondaggisti hanno sbagliato. Il problema in realtà non è tanto l’errore dei sondaggisti, ma il fatto che il sondaggio non sia uno strumento adatto a rilevare le intenzioni di voto. (...) Continua a leggere l'approfondimento di Arnaldo Ferrari Nasi su Libero in edicola oggi martedì 27 maggio